Mancata chiarezza. Questa l’accusa principale che si può muovere, in questi ultimi tempi, alla società rossonera. Eppure sembrava così facile: il Psg vuole Thiago, Berlusconi tentenna ma poi, più o meno “eroicamente”, resiste e non si fa attirare dal profumo dei quasi 50 milioni arabi. A suggellare il tutto Galliani ci mette il faccione: “Fino al 30 giugno 2016 Thiago Silva starà con noi, è prevalso il cuore del Presidente“. E ancora: “Ibra resta assolutamente con noi“. Tutti, o quasi, a crederci. Quel “quasi” era riservato ai memori della vicenda Kakà. Già venduto al City nel gennaio 2009, miracolosamente rimasto rossonero con tanto di proclama, e poi spedito a Madrid l’estate successiva. Un brutto esempio.
Forse però con Thiago è diverso. Ad inizio luglio dal sito rossonero arriva la nota più rassicurante: “AC Milan comunica di avere prolungato al 30.06.2017 il contratto economico del calciatore Thiago Silva”. Brasiliano blindato e futuro assicurato. Si punta in alto ricostruendo dal centrale di difesa che, presto o tardi, sarà il nuovo capitano dell’armata rossonera. I tifosi, come consigliato da Galliani per ringraziare lo sforzo economico fatto, sottoscrivono gli abbonamenti (non troppi) e comprano le nuove maglie del 33 e di Ibra con il 10. Durante il primo giorno di ritiro ecco però il primo scricchiolio nelle ferme (?) volontà presidenziali: “Nessuno è incedibile“ profetizza Galliani. Lui già sa, qualcuno immagina, gli altri si tappano le orecchie.
Col passare dei giorni la verità viene a galla. Infondo come ci hanno sempre ripetuto da bambini: “Le bugie hanno le gambe corte e il naso lungo“. E se parliamo di naso, impossibile non trovare un collegamento con Zlatan Ibrahimovic. Le voci da Parigi si susseguono, Raiola dà il via alle danze, Tonietto e Thiago Silva fanno il resto firmando ancor prima dello svedese. Si smantella così, senza perché, l’ossatura di una squadra che avrebbe dovuto essere pronta a riprendersi lo scudetto lasciato per strada lo scorso anno. O così ci dicevano. Perché le bugie hanno sempre le gambe corte e prima o poi le reale ambizioni emergono dai movimenti di mercato in entrata e uscita. Verba volant (“Thiago e Ibra restano al 99.99%) scripta manent (“Ac Milan comunica di aver ceduto al Psg il calciatore Thiago Silva”). Effettivamente, abbiamo capito da soli senza l’aiuto di altre inutili parole: ci avete preso per…. la gola e ci avete strozzato i sogni.