Ti sognavamo capitano, addio Thiago

Breve ma intensa. Impossibile non definire in questo modo la storia tra Thiago Silva e il Milan. Giunto in sordina per 10 milioni di euro dal Brasile, in poco tempo ha conquistato tutti. Ancelotti, che ritroverà a Parigi, lo vede arrivare nel gennaio  2009, strappato alla concorrenza interista.

I posti da extracomunitario però non ci sono e i rossoneri per tesserarlo devono aspettare la stagione successiva. Con Leonardo inizia ufficialmente la sua avventura nel campionato italiano. Il debutto è il 22 agosto contro il Siena, le sue qualità vengono a galla in un lampo. Numeri da 119 presenze e 6 reti. Nella stagione passata, vederlo con la fascia di capitano al braccio, era quasi diventata un’abitudine.

Il momento chiave, in negativo, il crack del 24 marzo 2012, a San Siro, con la Roma. Lì qualcosa si rompe e la lesione al bicipite femorale della coscia destra fa emergere un Thiago Silva diverso. Forse arrabbiato, forse impaurito dal rischio di non poter giocare le olimpiadi con il Brasile, tenta il recupero senza troppa convinzione. Risultato? La squadra perde la vetta della classifica e lo scudetto finisce a Torino.

Se ci fosse stato Thiago Silva…”. A turno lo abbiamo ripetuto un po’ tutti, convinti di poter parlare del ventisettenne come di qualcosa di nostro e nostro soltanto. Avere in difesa, lui, il miglior centrale al mondo, è stato un po’ come girare per 3 anni con una macchina di lusso , anche se poi, a casa, si stringeva la cinghia. Un lusso che ieri, dopo tante promesse non mantenute, ci siamo accorti di non poter permetterci. Una miniera d’oro è ora l’ex 33 per le sanguinanti casse milaniste. C’è da riflettere se “miniera d’oro” lo sia stato più sul campo o più nel bilancio.

C’è da riflettere su come possa partire una rifondazione senza il brasiliano come perno e protagonista. C’è da riflettere su un rinnovo, appena sottoscritto, fino al 2017 stracciato dopo qualche giorno. C’è e ci sarà da riflettere oggi e nei prossimi giorni, ora però bisogna dare l’addio ad un Campione che ci siamo potuti gustare per troppo poco tempo. Negli almanacchi, nella storia, il suo nome rimarrà affiancato solo a due trofei: un Campionato e una Supercoppa italiana, nel nostro cuore e nella nostra difesa, un vuoto enorme. Avrebbe potuto essere di più, avrebbe potuto essere per sempre.

Di seguito, dai profili su istagram di Thiago Silva e la moglie le foto con le loro frasi, ieri, a trattativa da poco conclusa. “Siamo stati felici…grazie di tutto” scrive la compagna del brasiliano. Ancora più toccante il messaggio e la foto postate dal diretto interessato: mano sul cuore e: “E’ stata la decisione più difficile della mia vita….grazie di tutto Ac Milan”. Addio 33, è stato bello conoscerci. Breve ma intenso. Boa sorte! 

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