Vengono poi acquistati i due uruguaiani Viudez dal Defensor Sporting per 1 milione e mezzo e Cardacio dal Nacional, per 2 milioni e mezzo. Una doppia operazione che prende presto le forme di un flop. Infine, cominciano proprio in questa estate i colpi last minute “alla Galliani”: il desiderio del Presidente Berlusconi viene esaudito, all’ultimo giorno di mercato, e al costo di 21 milioni di Euro. Lascia Barcellona e si appresta a conquistare Milano Ronaldo de Assis Moreira, meglio noto come Ronaldinho!
E non finisce qui: perché sempre in extremis il Milan ottiene dal Chelsea il prestito con diritto di riscatto di Andriy Shevchenko, che inaugura la seconda vita in rossonero (purtroppo senza i fasti della prima) dopo essersene andato 2 anni prima. Questo mercato viene ricordato come una buona sessione. A prescindere dai risultati: ottavi di Coppa Italia, eliminati nella gara secca con la Lazio, secondo posto in campionato pari merito con la Juventus (terzi per via degli scontri diretti) e sedicesimi di Coppa Uefa, eliminati stupidamente dal Werder Brema. I derby nel primo anno di Mourinho: il ritorno fu perso per la mano di Adriano, quello dell’andata fu vinto con la testata di Ronaldinho.
Alla voce “partenze” di questo mercato bisogna ricordare oltre a Oddo e Cafu anche Gilardino (alla Fiorentina per 14 milioni dopo tre stagioni a Milanello), Gourcouff (al Bordeaux in prestito con diritto di riscatto, poi esercitato), Brocchi (ceduto alla Lazio), Simic (che passa al Monaco), Paloschi (ceduto in comproprietà al Parma), Serginho (fine carriera) e Ronaldo, svincolato dopo l’ennesimo infortunio subito a febbraio. Questo mercato avviò l’ultima stagione in rossonero di Kakà e l’ultima in assoluto di Paolo Maldini.
This post was last modified on 20 Luglio 2012 - 16:02