“La rosa è quasi completata, saremo in grado di lottare come nell’ultimo anno. Sino al 31 agosto può succedere di tutto”. Quindi la rosa è praticamente a posto, ma fino a fine mercato può succedere di tutto. Perché, in fondo, aver tenuto Thiago è “aver fatto mercato“, no? Le parole di Massimiliano Allegri, chiaramente fomentate da Adriano Galliani e dall’entourage rossonero tutto, sanno tanto di “già visto”, ma soprattutto ci svelano come spesso basti davvero poco per abbindolare (sì, possiamo dirlo) il tifoso medio. Quello, per intenderci, che non sta sul web tutto il giorno, tutti i giorni, ma che magari si informa giusto il necessario sulla propria squadra del cuore.
Vediamo di fare un piccolo riassunto, proviamo a riassumere (e riesumare) il folto elenco di diverse news che hanno accompagnato i cuori indiavolati diciamo da circa un mese: perso lo scudetto per colpa nostra, Diaspora dei senatori, il mercato si fa solo se si vende, Maxi Lopez non verrà riscattato, Aquilani non verrà riscattato, Ibra ha mal di pancia, Robinho vuole tornare al Santos, gli unici incedibili sono Thiago e Ibra, Thiago è l’unico che ha mercato, Thiago resta al 99,9%, Thiago è del PSG, forse anche Ibra è del PSG, il PSG non vuole Ibra, Galliani soggiorna a Parigi per mettere nero su bianco varie ed eventuali, Ibra s’incazza perché Thiago è già francese (e lui no), Mexes è disperato, Aquilani forse resta, Silvio interviene, Thiago resta qui, Thiago avrà l’ingaggio aumentato, Ibra è più sollevato e onorerà il contratto (come se avesse offerte che piovessero), lo sforzo di mercato è stato fatto e il mercato è chiuso, il Malaga piomba su Robinho, il Real piomba su Boateng, Allegri ringrazia il Presidente.
Ah, ok… Quindi? Cosa ci rimane? Cosa resta di tutto il can-can? Resta che una squadra che si stava sfaldando per il quasi addio di Thiago (vedi le “romantiche” dichiarazioni di Antonio Cassano in Nazionale e quelle di altri giocatori sparsi per il globo) si è tutta ad un tratto ricompattata per la sola permanenza del miglior difensore al mondo. Grande permanenza eh, figuriamoci. Fondamentale per noi. Ma con quale credibilità questi stessi giocatori difenderanno dei colori prima abbandonati e poi “riconquistati” in neanche una settimana? Può un giocatore pensare che un proprio compagno valga il 50% della sua squadra? Può un altro essere disperato, uno che ricopre lo stesso ruolo e che, semmai, sarebbe chiamato a dare il massimo per non far sentire la mancanza di chi è partito? Può un altro ancora avere sempre mal di pancia? Insomma, menomale che quest’anno, proprio quest’anno, si dovrebbe scatenare l’orgoglio, no? Vale per noi tifosi, ma dovrebbe valere per tutti.