Se lo chiedono tutti, tranne Prandelli. Nelle prime due uscite, il ct azzurro aveva preferito nel 3-5-2 un facitore di gioco come l’ex interista, per cercare di contrastare nel match contro gli spagnoli il fraseggio di Xavi & Co. e nella partita contro la Croazia di impostare l’azione da un uomo diverso che non sia Pirlo. In entrambi i casi, missione fallita. Perchè allora continuare a insistere con Thiago Motta quando in panchina scalpita un bomber come Nocerino? Una chance, viste soprattutto le prestazioni del primo, parrebbe doverosa. Anche dal punto di visto tattico l’ingresso di Nocerino porterebbe quelle velocità alla manovra che con Thiago Motta non c’è: nei match del girone infatti, le incursioni di Marchisio sono state quell’arma in più che sapeva spezzare le partite. Incursioni, proprio il cavallo di battaglia di Nocerino.
Tutti lo vogliono, ma i 30′ (29′ con la Russia nell’amichevole pre-Europeo + 1′ con la Spagna) visti fino ad oggi in campo nella spedizione azzurra sembrano più un contentino che un premio data la grandissima stagione dell’ex Palermo. E adesso nei quarti, per sognare il tetto dell’Europa, servono anche le incursioni di Nocerino. In campo però, non nelle esultanze in panchina ai gol azzurri.
This post was last modified on 19 Giugno 2012 - 12:50