Da oggi SpazioMilan.it annovera tra le sue penne “ospiti” il collega del Tempo di Roma, Alessandro Usai, tifoso rossonero “prestato” alla cronaca politica, già portavoce dell’ex Sindaco di Milano, Letizia Moratti. Potete inviare le vostre domande e curiosità ad Alessandro scrivendo a redazione@spaziomilan.it o lasciando un messaggio sulla nostra pagina Facebook.
La campagna acquisti del Milan per essere stellare deve semplicemente mantenere l’organico attuale. Dopo aver perso Gattuso, Inzaghi, Van Bommel, Zambrotta, Seedorf e soprattutto Nesta i tifosi rossoneri avevano una sola richiesta: tenere Thiago Silva. Se ne vada Ibra piuttosto, Robinho o Cassano, ma il Ministro della difesa deve essere la base su cui costruire un Milan vincente in Italia e nel mondo. In attacco El Shaarawy offre comunque ottime garanzie sperando che Allegri lo impieghi ancora di più. Bene l’arrivo di Montolivo e probabilmente Acerbi, ma la permanenza di Thiago Silva era ed è essenziale per non dare un segnale di “liberi tutti” in un clima di smobilitazione generale.
La scorsa stagione è ufficialmente terminata quando il brasiliano chiese in cambio dopo pochi minuti di Milan-Roma. In quella immagine, riproposta mille volte dalle televisioni, sta tutta la nostra stagione. Ecco allora che il titolo “Thiago da morire” rilanciato dagli amici di Sky Sport sintetizza il messaggio che il popolo rossonero lancia alla proprietà: vendiamo tutti ma non lui. Dopo Baresi e Maldini il testimone deve essere del difensore brasiliano, miglior giocatore del mondo insieme a Messi. L’argentino segna e crea, il brasiliano distrugge con classe. Inutile far circolare il nome di Dedè, forte centrale del Vasco De Gama. Thiago è l’anima del Milan e l’anima si vende solo al Diavolo. Il presidente Berlusconi ha ascoltato il cuore. Al bilancio in rosso preferiamo quello in rosso-nero. Per far cassa ci sono altre strade. Non quella della nostra identità.
This post was last modified on 14 Giugno 2012 - 22:23