Direttore, partiamo da Thiago Silva: ha prevalso davvero il cuore?
“Non saprei, piuttosto credo che sia più giusto affermare un’altra cosa: ha prevalso il buonsenso. Thiago Silva è un grande giocatore, che fa la differenza. Il Milan ha fatto bene a tenerselo“.
Allora ha prevalso il timore di far inferocire i tifosi?
“Penso che la dirigenza del Milan avesse fatto già inferocire abbastanza i tifosi con la cessione di Kakà al Real Madrid. Ho visto e letto messaggi di apprensione da parte dei sostenitori, ma non di arrabbiatura come accadde nel 2009“.
Qualcuno ha detto che, in realtà, la trattativa col PSG sia stata costruita ad arte per far passare la logica del mercato chiuso. E’ realistico?
“Senz’altro non ci è stato raccontato tutto, ci sono degli aspetti poco chiari. Mi riferisco, ad esempio, alle questioni relative alle cifre: non credo che ci fossero sul piatto tutti quei 50 milioni di cui si è parlato. Ad ogni modo, non serve fare dietrologie. Ai tifosi del Milan importa che Thiago sia rimasto“.
Il mercato in entrata è davvero chiuso?
“Mi viene difficile pensare ad una squadra come il Milan paralizzata tutta l’estate sul mercato. E’ lecito credere che i rossoneri potrebbero sbarazzarsi di qualche giocatore che ha fatto il po’ il suo tempo“.
Altri ancora dopo gli addii dei Senatori?
“Mi riferisco a Ibrahimovic, Cassano e Robinho. Se il Milan riuscisse a vendere ora uno di loro, allora c’è da aspettarsi un ritorno sul mercato per rimpiazzare il partente“.
Questo Milan resta comunque competitivo?
“E’ ancora la squadra più forte in Italia, non ho dubbi“.
Nonostante la Juve continui a rafforzarsi?
“Il Milan con Thiago Silva, Boateng e Pato resta il miglior team a livello nazionale. Certo, c’è sempre da augurarsi che nessuno si faccia male come avvenuto durante la stagione passata“.
This post was last modified on 16 Giugno 2012 - 16:19