Calcioscommesse, ecco tutte le richieste di Palazzi

Il procuratore federale Stefano Palazzi, nella requisitoria del processo sportivo sul calcioscommesse, ha chiesto cinque anni di squalifica più preclusione in continuazione per i tesserati Mario Cassano, Nicola Santoni, Luigi Sartor e Alessandro Zamperini, responsabili secondo l’accusa di aver costituito un’associazione finalizzata alla commissione di illeciti, violando cos’ l’articolo 9 del Codice di giustizia sportiva. Con lo stesso capo d’accusa erano stati deferiti anche Cristian Bertani – la cui posizione è stata stralciata perchè l’attaccante della Sampdoria è stato arrestato lunedì scorso nell’ambito dell’inchiesta “New Last Bet” della Procura di Cremona – Cristiano Doni e Filippo Carobbio, che invece hanno patteggiato rispettivamente 24 e 20 mesi di squalifica. Queste le altre richieste avanzate questa mattina da Palazzi nella requisitoria del processo sportivo sul calcioscommesse davanti alla Commissione disciplinare nazionale, primo grado della giustizia sportiva: 4 anni e 6 mesi di inibizione per i dirigenti Franco De Falco e Andrea Iaconi; 4 anni di inibizione per i dirigenti Giuseppe Magalini e Gianni Rosati; 4 anni e sei mesi di squalifica per i calciatori Salvatore Mastronunzio e Thomas Hervè Job; 4 anni di squalifica per Roberto Colacone, Alberto Comazzi, Luca Fiuzzi, Maurizio Nassi e Mirko Stefani; 3 anni e 9 mesi di squalifica per Edoardo Catinali e Riccardo Fissore.Tre anni e 6 mesi per Andrea Alberti, Davide Caremi, Federico Cossato, Cesare Gianfranco Rickler Del Mare, Alberto Maria Fontana, Vincenzo Iacopino, Mattia Serafini, Rijat Shala e Nicola Ventola; 3 anni e 3 mesi per Alessandro Sbaffo; 3 anni per Mirko Bellodi, Achille Coser, Filippo Cristante, Nicola Ferrari, Vincenzo Italiano, Gianluca Nicco, Vincenzo Santoruvo, Daniele Vantaggiato e il tecnico Ruben Garlini; 1 anno per Luigi Consonni e il tecnico Maurizio Sarri; 6 mesi in continuazione per Marco Paoloni, dopo i cinque anni già ricevuti lo scorso anno nel primo processo sportivo.

‘Potrebbero tornare in discussione le sanzioni decise ieri nell’ambito del processo sportivo in corso a Roma per le scommesse illecite. Alla luce del dispositivo e valutate le motivazioni si apprende in ambienti Figcsu singoli casi potrebbe scattare il potere di impugnazione in capo al presidente federale”. Palazzi, nella sua requisitoria nel processo sul primo filone sul calcioscommesse ha chiesto 5 anni di squalifica in continuazione più la preclusione per Mario Cassano, Nicola Santoni, Luigi Sartor e Alessandro Zamperini, tutti deferiti anche per l’art. 9, come lo erano Filippo Carobbio, Cristiano Doni e Cristian Bertani le cui posizioni erano state stralciate ieri dal processo in quanto arrestati, perché secondo l’accusa avevano costituito un’associazione finalizzata alla commissione di illeciti.

Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, nella sua requisitoria nel processo sul primo filone sul calcioscommesse ha chiesto 27 punti di penalizzazione per l’Albinoleffe con 90 mila euro di ammenda, secondo il principio di afflittività. Per l’Ancona la richiesta è invece di 10 punti di penalizzazione anche in questo caso secondo lo stesso principio. Sono 19 i punti di penalizzazione richiesti per il Piacenza con 70 mila euro di ammenda, un punto di penalizzazione per l’Empoli e 6 per il Monza con l’esclusione dalla Coppa Italia. Sono 2 invece i punti di penalizzazione chiesti per il Padova, 1 per il Ravenna e 6 per la Reggina (5 per responsabilità oggettiva per Rosati e 1 per responsabilità presunta di Tamburini). Infine per la società dilettantistica Avesa H.S.M. la richiesta del Procuratore federale è di 1 punto e 200 euro di ammenda. Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, nella sua requisitoria nel processo sul primo filone sul calcioscommesse ha chiesto 6 punti di penalizzazione per il Novara con l’esclusione dalla Coppa Italia e 50 mila euro di ammenda secondo il principio di afflittività. Secondo lo stesso principio il procuratore ha chiesto 2 punti di penalizzazione per il Pescara. Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, nella sua requisitoria nel processo sul primo filone sul calcioscommesse ha chiesto solo ammende per Sampdoria, Siena e Spezia: 50 mila euro per le due societa’ di Serie A, Sampdoria e Siena, e 30mila per lo Spezia.

Tra gli elementi di “carattere generale” che costituiscono il quadro probatorio dell’accusa e dimostrano la correità dei tesserati deferiti vi è “l’utilizzo di utenze telefoniche intestate a teste di legno e prestanome” e soprattutto “dazioni di forte somme di denaro, che più tesserati hanno ammesso e che sarebbe un suicidio ammettere se non fossero avvenute”. Lo ha affermato il procuratore federale Stefano Palazzi nel corso della sua requisitoria all’udienza del processo per il primo filone di indagini sul calcioscommesse, spiegando i canoni di “sussistenza della correità” dei vari tesserati deferiti e citando tra quanti hanno rivelato queste azioni “Gervasoni, Carobbio, Conteh e Micolucci“. Il giocatore dell’Atletico Arezzo Tomas Locatelli ha patteggiato due anni di squalifica nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse, ripreso questa mattina a Roma all’ex Ostello della Gioventuù del Foro Italico. Il giocatore dell’Atletico Arezzo, al Milan negli anni Novanta, era stato deferito dal procuratore Stefano Palazzi per il presunto illecito sportivo commesso in Ancona-Mantova 2-2 del 30 maggio 2010.

La Commissione Disciplinare ha respinto le istanze presentate dal Novara e dalla Sampdoria ”perché non correlate da elementi di novità”. Il Novara aveva chiesto, con il parere contrario della Procura federale, lo stralcio nell’ambito del processo sul Calcioscommesse chiedendo di legare la propria posizione a quella di Cristian Bertani, la cui posizione era stata stralciata ieri poiché il calciatore é sottoposto a custodia cautelare dalla Procura di Cremona. Il legale del Novara si era dichiarato comunque favorevole a proseguire il procedimento soltanto per la partita Chievo-Novara spiegando che ”la strategia del Novara è indipendente da quella degli incolpati” . La Sampdoria, invece, con l’avvocato Giulia Bongiorno, aveva chiesto l’estromissione dal processo in quanto era stata deferita per la responsabilita’ oggettiva per gli illeciti dello stesso Cristian Bertani contestando che il calciatore in quel periodo militava con il Novara e che quindi ”il club non risponde per la responsabilita’ all’epoca dei fatti”. Il procuratore Stefano Palazzi si era opposto ad entrambe le richieste sostenendo che ”non ci sono estremi per lo stralcio e per l’esigenza che venga accertata la responsabilita’ delle due societa’ in questa fase”.

(Fonte: Sportmediaset.it)

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