Road to Euro 2012, work in progress

Ci siamo. Da venerdì 8 giugno, fino a domenica 1 luglio, le giornate dei calciofili saranno caratterizzate da una sigla: Euro 2012. Alla manifestazione, di scena in Polonia&Ucraina, prenderanno parte sei elementi in forza al Milan. Trattasi di Mexes, Cassano, Montolivo, Nocerino, Abate e Ibrahimovic. Riusciranno a rendere grandi le proprie Nazionali? Impossibile prevederlo. Nessuno possiede sfere di cristallo.

Sta di fatto, però, che le amichevoli pre Europeo non hanno dato segnali incoraggianti. Mexes, pur essendo sceso in campo da titolare in entrambi i friendly matches sostenuti dalla Francia, si è confermato in versione Dr.Jekyll and Mr.Hyde.

Cassano, al quale Prandelli ha affidato le chiavi dell’Italia, ha cercato invano di illuminare lo stadio Letzingrund. Non supportato dai compagni, pur avendo ostentato determinazione, Antonio è stato respinto dall’armata russa. Peggio è andata agli altri italo-milanisti. Montolivo, in versione trequartista interscambiabile, è risultato evanescente. Nocerino è entrato a gara già decisa, mentre Abate ha assistito all’incontro dalla panchina.

L’unico rossonero in grado di guidare la propria Nazionale verso il trionfo è stato Zlatan Ibrahimovic, autore di un gol e un assist ai danni dell’Islanda.

Bilancio negativo. E’ lecito preoccuparsi? Assolutamente no! Che le amichevoli costituiscano uno specchietto per le allodole, è un dato di fatto. I valori, durante le partite ufficiali, sono soliti mutare. Ed Euro 2012 non farà eccezione.

E’ scritto da qualche parte che Mexes, durante la manifestazione, non possa tenere alta la concentrazione? Philippe è un centrale valido, capita che incappi in amnesie e compia peccati di foga, ma non è nuovo a prestazioni immacolate. E passando l’Italia dal 4-3-1-2 al 3-5-2, chi ha detto che Cassano non possa godere di un più ampio raggio d’azione? Supportato da una squadra più solida, corta e compatta, Antonio si troverà nelle condizioni di esprimersi al meglio. Potrà svariare su tutto il fronte e garantire, sfruttando gli inserimenti dei centrocampisti, imprevedibilità alla manovra.
Assicurato.

Siamo sicuri che, con un De Rossi fuori forma e con un Maggio in versione profondo rosso, Prandelli non decida di gettare nella mischia Nocerino e Abate? Il futuro capitano della Roma appare logorato dal progetto di Luis Enrique, non è in condizione. Noce è invece carico a mille e tirato a lucido: i suoi inserimenti e la sua grinta, specie nel nuovo modulo, possono costituire l’arma i più. E le disattenzioni di Maggio, che venerdì si è superato in negativo, possono spianare la strada ad Abate. I due partono ora alla pari. Ignazio, da un momento all’altro, potrebbe spodestare l’esterno del Napoli.

E Montolivo è ufficialmente fuori dai giochi? Falso. Vista la situazione De Rossi, per Riccardo, vale lo stesso discorso fatto per Nocerino. Da aggiungere è il fatto che Pirlo, quando non è scortato da quattro uomini, diventi un danno. Il 3-5-2 arride senz’altro al pittore di Flero. Ma qualora quest’ultimo incappasse in guai o in cali fisici dovuti all’età, il Monto sarebbe in agguato, pronto a garantire più dinamismo e più compattezza (sebbene a scapito della classe).

Ecco allora che tutto è in discussione. Non ci sono schemi fissi ed effettivi in grado di garantire stabilità a lungo termine. Nulla è deciso. Nessuno è sicuro della maglia da titolare. I punti interrogativi dominano. Così sarà fino all’8 giugno. Dopodiché, cominceremo a capirne di più e a chiarirci le idee. Non ci resta che attendere.

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