Durante la trasmissione “C’è calcio per te”, Oddo spiega i motivi dell’addio al calcio: “Di solito si dice che chi va all’estero lo fa per imparare l’inglese, ma io non ho di questi problemi. I colleghi che vanno a giocare all’estero a fine carriera, lo fanno perché credono di poter dare ancora tanto ma per me non è più così. Il calcio italiano deve puntare sempre sui giovani“. Oddo, poi, si proietta in quello che potrebbe essere il suo futuro: “Il direttore sportivo è un dipendente delle società e ne accetta le esigenze. La bravura del ds sta nel trovare un giocatore importante appena se ne vende uno di pari livello. Il direttore sportivo deve cercare giocatori che un domani possano diventare importanti, i cosiddetti ‘nomi’“.
Non ci resta che fare il nostro più grande in bocca al lupo a Massimo Oddo, Campione d’Europa e del mondo con il Milan nell’anno di grazia 2007, oltre che Campione del Mondo in Germania nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi. Tra alti e bassi, i suoi cross pennellati resteranno il marchio di fabbrica che ci farà ricordare, più di ogni altra cosa, del suo trascorso in rossonero.
This post was last modified on 7 Giugno 2012 - 19:20