Ma andiamo con ordine. L’inghilterra va in vantaggio per prima poco dopo il ventesimo grazie a Carroll, abile a sfruttare di testa una disattenzione dei centrali svedesi. Uno di loro, Mellberg, si fa però ampiamente perdonare nella ripresa portando, con un micidiale uno due, la gara prima in parità, poi a favore di Zlatan e compagnia. Finita? Neanche a parlarne: la Svezia, come già detto, doveva ancora far i conti con un Walcott in stato di grazia.
Parlando della prova di Ibra, possiamo riassumere il tutto in poche parole: pochissime luci e tante ombre. Spesso defilato dalla manovra d’attacco e in posizione troppo arretrata, Zlatan non ha saputo né rendersi pericoloso in zona goal, né liberare i suoi compagni di reparto per il tiro. Ci si aspettava di più, inutile negarlo.
This post was last modified on 15 Giugno 2012 - 23:32