Se questo è l’effetto che un violento nubifragio può avere sulla Francia, i transalpini dovrebbero sperare in un acquazzone di queste dimensioni al principio di ogni incontro. I primi quattro minuti di gioco, infatti, non sembravano promettere nulla di buono per la squadra di Blanc, partita ancora una volta sottotono, priva di idee e di brio segnata nell’immediato da un erroraccio di Mexes, che rischia molto con un retropassaggio piuttosto azzardato al portiere.
L’ Ucraina, invece, reduce da una splendida vittoria, gioca in attacco ed è “guidata” da colui che resta uno degli attaccanti più forti che la storia del calcio ci abbia regalato: Shevchenko, che non si smentisce mai. Poco dopo il quarto minuto di gioco però, succede qualcosa: la partita viene interrotta a causa di un temporale che non permette ai giocatori di continuare e la Francia spenta che esce dal campo dopo pochi minuti di gioco non è la stessa squadra che esce dagli spogliatoi alle ore 19 locali: è più attenta, reattiva e (cosa importante) ha voglia di vincere.
Il primo tempo è un match piuttosto equilibrato con tante occasioni per i transalpini che però non riescono a concludere. Ci prova Menez su assist di Ribery, ma sbaglia subito alla prima occasione. Quel che davvero stupisce (positivamente, sia chiaro), è il colpo di testa di Mexes al 38′ minuto di gioco. Il difensore, infatti, stacca in modo perentorio quasi a volersi liberare di tutte le chiacchiere e le velate accuse che negli ultimi giorni gli sono state mosse. Quello che abbiamo visto oggi in campo è un giocatore che comincia ad essere davvero nella partita, quasi spaziale se paragonato ai match precedenti: ha sfruttato le occasioni, è stato reattivo, attento e partecipe. Ha messo le dovute toppe, dimostrando in eurovisione di essere all’altezza del compito che gli è stato affidato. Oggi abbiamo visto una torre che ha peccato molto meno di leggerezza dimostrando forse che dare fiducia ai propri giocatori può rivelarsi più che positivo.
Match decisamente emozionante, molto equilibrato almeno fino all’inizio del secondo tempo quando la Francia decide con forza che questo pareggio le sta davvero stretto: due gol a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Prima Menez al 53′, poi Cabaye al 56′ e l’Ucraina viene offuscata, disunendosi nel corso della ripresa. La Francia sale così a 4 punti, l’Ucraina resta a 3. Tutto, però, è ancora aperto.