Stagione complicata, la sua, con la finale scudetto mancata per un nulla, ma con il derby in semifinale bagnato da un grandissimo gol, purtroppo non sufficiente per raggiungere l’ambito ultimo atto con la Lazio: “Ad inizio stagione abbiamo avuto molte difficoltà, ma proprio dalle sconfitte abbiamo imparato e con Mister Dolcetti siamo cresciuti partita dopo partita. Con la fiducia i risultati sono arrivati di conseguenza”. E le idee chiare non gli sono mai mancate: “La caratteristica migliore della nostra squadra è saper cogliere dalle delusioni la carica necessaria per ripartire e fare meglio. Questo è un grande merito del Mister”.
Insomma merito anche di Aldo Dolcetti, che gli ha chiesto più di una volta di sacrificarsi terzino, soprattutto dopo il passaggio in prima squadra di De Sciglio. Passaggio che, ora, arriva anche per lui in una stagione che potrebbe anche essere favorita dalla rivoluzione in atto a centrocampo. Chissà che, in previsione delle solite 50-60 partite stagionali, El Locro non trovi spazio per cominciare ad affermarsi e per realizzare lo stesso fantastico percorso di molti suoi predecessori. Non ci resta che augurarglielo. E augurarcelo. Vai, Inno!
This post was last modified on 27 Giugno 2012 - 01:40