La prima partita del Girone D dell’Europeo vede di fronte due compagini di grande tradizione, due fra le Nazionali più forti del continente, ma anche due squadre che, a differenza degli ultimi decenni, per la prima volta non partono con i favori del pronostico. Di fronte l’Inghilterra allenata dall’ex interista, Roy Hodgson (che ha preso in mano la squadra dopo le dimissioni di Fabio Capello) e la Francia che si presenta con una retroguardia comandata dal rossonero Philippe Mexes.
Si sapeva che sarebbe stato un match fra due formazioni non in formissima, ma qualcosa in più era lecito attendersi. Infatti, per tutti i ’90, la paura di non prenderle e di uscire dal big match del girone con una sconfitta che avrebbe compromesso il cammino, ha avuto la meglio. Così palla lunga e pedalare con qualche occasione creata, come il gol del vantaggio di Lescott dal resto, solo da palla inattiva sperando nella deviazione dei propri difensori e centrocampisti con qualche cm in più, diventa la chiave tattica della sfida per la nazionale d’oltremanica, con l’attacco “leggero” formato da Young, Wellbeck e Oxlade-Chamberlain che non fa nulla per non far sentire l’assenza dello squalificato Rooney. Qualcosa in più si vede dall’altra parte, ma è frutto solo e soltanto dal maggior tasso tecnico dei vari Ribery, Nasri (che ha segnato il punto del pareggio grazie anche ad un’incertezza del suo compagno di squadra al City, Hart) e Benzema.
Ma sotto la nostra lente d’ingrandimento c’era soprattutto il milanista Philippe Mexes. Come detto, Laurent Blanc, si affida a lui al fianco di Remy per guidare la terza linea francese, nonostante le ultime brutte prestazioni nelle amichevoli di preparazione al torneo e la stagione non proprio esaltante che il biondo centrale ha vissuto in rossonero. Philippe ancora una volta non ha convinto. Nella prima frazione la sua difesa si fa prendere d’infilata da un paio di semplicissime verticalizzazioni inglesi e deve ringraziare solo la mancanza di freddezza sotto porta degli “attaccanti” in bianco. Per il resto Mexes sembra ancora un po’ lento ed impacciato anche se non può nulla sull’azione del gol di Lescott e si fa trovare pronto in qualche buona chiusura. Da rivedere, già venerdì contro la Svezia e, soprattutto, contro il suo compagno rossonero: Ibra.
A match concluso ha parlato Mexes, che ha usato parole sofferte per l’eventuale partenza del suo compagno di reparto al Milan Thiago Silva: “Non ci deve lasciare, l’anno prossimo vogliamo vincere e lui è fondamentale per noi. Serve al Milan, non al PSG: ti prego Thiago, resta con noi”.