E’ ancora presto per scoprire le carte

Nuovo prestigioso appuntamento per SpazioMilan.it, che da oggi annovera tra le sue penne “ospiti” il collega di Telelombardia e Antenna 3, voce ufficiale delle gesta rossonere, Cristiano Ruiu. Potete inviare le vostre domande e curiosità a Cristiano scrivendo a redazione@spaziomilan.it o lasciando un messaggio sulla nostra pagina Facebook.

Riavvolgiamo il nastro a 2 anni fa. Primi di giugno 2010. Il popolo milanista si ribella al presidente Berlusconi sobillato dal futuro interista Leonardo e la risposta di Galliani è l’ingaggio del solo Mario Yepes a parametro zero. Il raduno di luglio é una contestazione di massa senza precedenti. La parola d’ordine è: “Non ci sono soldi“. L’estate si conclude con gli arrivi di Boateng, Robinho e Ibrahimovic. La stagione si conclude con lo scudetto.

Torniamo ai giorni nostri e scopriamo uno scenario del tutto simile. Galliani e la proprietà fanno di tutto per comunicare che non ci sono soldi. E così non vengono rinnovati contratti onerosi e ormai “scomodi”, come quelli dei senatori, da Seedorf a Nesta passando per Gattuso. E così si fanno proposte di rinnovo al ribasso, tipo Flamini, e si negano “aumenti” tipo a Boateng. E così si congedano giocatori da riscattare che non convincono tipo Aquilani e Maxi Lopez, il quale non a caso dichiara: “Il Milan mi ha detto che non ha i soldi per tenermi“. A quella vecchia volpe di Galliani fa molto comodo tenere questo low profile per la prima parte dell’estate. Ma in realtà il Milan è lo stesso club che in tempi di crisi si permette di rifiutare proposte dai 40 ai 50 milioni per Thiago Silva, che infatti rimarrà sicuramente in rossonero. É lo stesso club che un anno fa ha bloccato Montolivo con un ingaggio da 4,5 milioni a stagione.

É lo stesso club che zitto zitto sta pianificando due grandi colpi ad agosto, il mese in cui Galliani scende in campo davvero. Il primo sarà un centrocampista centrale al posto di Van Bommel. Il secondo sarà un attaccante, magari uno “sfiorato” a gennaio. Per arrivare a Tevez però, è essenziale far partire uno tra Pato e Ibra. Il primo, sempre seguito dal PSG, deve “rivalutarsi” nell’imminente Olimpiade. E ha tutta l’intenzione di andarsene. Il secondo deve trovare un club disposto a riconoscergli un ingaggio superiore ai 12 milioni netti a stagione. E soltanto il City può garantirglielo. Da parecchio tempo Raiola sta agendo su Mancini alla sua maniera. E uno scambio Ibra-Tevez sullo stile Ibra-Eto’o non è Fantacalcio. Staremo a vedere. Di certo il Milan ha un piano molto chiaro in testa. É presto peró per scoprire le carte.

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