Sistemata la difesa con l’arrivo di Acerbi, le attenzioni degli uomini di mercato rossoneri si spostano un reparto più avanti. E’ infatti proprio il centrocampo la zona del campo dove urgono nuovi rinforzi per Allegri, che dopo lo stop improvviso quanto inaspettato di Muntari per 5/6 mesi, ha trovato subito il sostituto del ghanese in Kevin Constant. Ma per dare nuovo slancio a un reparto “fermo” tatticamente servono volti e nomi: Tymoschuk e Rigoni sembrano le alternativa low cost di Lassana Diarra e Strootman, Sahin il sogno.
Nocerino, Ambrosini, Boateng, Emanuelson, Montolivo, Traoré, Constant, Muntari (fuori 6 mesi): al momento, il reparto centrale del campo è così composto. I grandi nomi delle grandi imprese rossonere non ci sono più: dopo Ambrosini (464 presenze), il giocatore come numero di presenze in campo con la maglia rossonera più alte è Boateng, con 61 partite in due anni. Il centrocampo rappresenterà dunque l’incognita della prossima stagione, ripartendo probabilmente senza Flamini e, forse, senza Aquilani. Per il primo, il tempo è scaduto: contratto non accettato, valigie pronte. Per l’ex Roma invece, le valigie, direzione Liverpool, sull’aereo le mette direttamente il Milan che non vuole riscattare il giocatore a quelle cifre. Se ne parlerà, semmai, dopo il 30 giugno.
Come detto, i nomi caldi sembrano essere quelli di Tymoschuk, che tornerebbe utile come nuovo Van Bommel davanti alla difesa, e Rigoni: due over 30 che a parametro zero riempirebbero i buchi della rosa. Lassana Diarra e Strootman le prospettive migliori, ma un ingaggio elevato per il madridista e il costo del cartellino per l’olandese frenano le trattive. Il sogno? Nuri Sahin, classe ’88 del Real Madrid che quest’anno ha trovato poco spazio. Si parte sempre da questi dieci milioni di euro, che sappiamo tuttavia essere solo parte della trattativa economica: a quanto ammonterebbe la sua richiesta d’ingaggio?
L’unica certezza da cui riparte il nuovo Milan è l’ammistratore delegato: quel ruolo sarà sicuramente di Adriano Galliani, che sarà ancora costretto a una campagna acquisti intelligente (non dispendiosa) per cercare di migliorare (o mantenere) il livello della rosa. Quest’anno, soprattutto per il centrocampo, l’obbiettivo sarà difficile da raggiungere dopo le perdite pesanti dei senatori. Ma con l’Imperatore del mercato in cravatta gialla, mai dire mai.