Ecco, dunque, che Silvio Berlusconi avrebbe dettato la linea ad Adriano Galliani e alla figlia Barbara, che si dice metteranno entrambi la propria firma sui nuovi accordi: basta contratti faraonici, ad eccezione di qualche big come Ibrahimovic e Thiago Silva, sì alle intese ragionate in base alle prestazioni. Insomma, una politica che mirerà a premiare i meritevoli e punire chi crea problemi o punta i piedi. Senza dimenticare che gli addii di Gattuso, Inzaghi, Nesta e Seedorf hanno già fatto sorridere le casse di via Turati con risparmi di circa 30 milioni di euro lordi a bilancio.
I due esempi più eclatanti di questa rinnovata linea societaria sono Ignazio Abate e Sulley Muntari. Il terzino ha convinto da tempo Massimiliano Allegri, che lo considera un elemento cardine della difesa. Le buone prestazioni a Euro 2012 stanno facendo salire le sue quotazioni, al punto che si vocifera di un ritocchino al contratto. Il prolungamento dell’accordo tra il terzino e la società è arrivato solo pochi mesi e ha comportato un aumento da 1,2 a 1,8 milioni a stagione. A gennaio, se Abate continuerà a giocare così, si potrebbe arrivare ad un arrotondamento a 2 milioni, la soglia che la il club avrebbe fissato per la maggior parte dei contratti.
Per Muntari, invece, il discorso è opposto. Dopo essersi rotto il legamento crociato giocando con gli amici in spiaggia, l’ex mediano dell’Inter ha mandato su tutte le furie Adriano Galliani. Lo stop di sei mesi, infatti, ha costretto il Milan a cercare una soluzione d’emergenza (Kevin Constant). Non solo. L’ad rossonero ha applicato il nuovo regolamento sugli infortuni e ha proposto-imposto al giocatore un contratto dimezzato a 1,3 milioni di euro. Il centrocampista ghanese, reduce dall’intervento alla clinica Madonnina, non ha potuto far altro che accettare.
This post was last modified on 25 Giugno 2012 - 12:40