Joyeux anniversaire, Mister! E mentre soffi sulle candeline…

Non saranno i 1000 km di distanza a farci dimenticare di te. Non saranno le voci di mercato a renderti un nostro nemico. E, come aveva detto Galliani alla fine della tua avventura in rossonero: “Non è un contratto a legarci a lui“. Sono invece l’amore, la storia, i trofei, ma soprattutto quel modi di essere così, semplicemente, “uno di noi”.

Il piatto forte di Carletto, anche se a prima vista si direbbe che più che di un grande cuoco si stia parlando di una grande forchetta, è la notte, quella delle sfide stellari, quella che si gioca il martedì o il mercoledì, quella insomma da Champions. In quel momento il suo calcio trova la sua massima espressione, lì la preparazione tecnico-tattica diventa la sua arma migliore. Per questo Leonardo lo ha scelto come condottiero del Psg.

Carlo Ancelotti è l’eterno secondo diventato vincente all’ombra della Madonnina. Carlo Ancelotti è Pirlo playmaker, Gattuso a ringhiare, Seedorf ala sinistra, con Rui Costa prima e Kakà dopo a inventare per Sheva e Inzaghi. Carlo Ancelotti è una Coppa Italia, una Super Coppa italiana, un Campionato italiano, due Champions League, due Supercoppe europee, un Mondiale per club da allenatore. Carlo Ancelotti è due Coppe Campioni, tre Scudetti, una Supercoppa italiana, due Supercoppe europee, due Coppe intercontinentali da giocatore. Ma Carlo Ancelotti è anche il modulo ad albero di natale, quel “Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai” cantato a San Siro durante la festa dopo Atene 2007.

A te oggi facciamo tanti auguri per un indimenticabile 53esimo compleanno con la speranza che il desiderio di poter allenare il difensore più forte del mondo si realizzi ma in futuro e, soprattutto, in rossonero. Soffia bene sulla torta Carletto.

 

 

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