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Yepes, il futuro è appeso a un filo. Anche se…

Se bastassero le prestazioni a determinare il rinnovo o meno di un contratto in scadenza, quello di Mario Yepes sarebbe in cima alla lista. Infortuni a parte, quando è stato chiamato in causa (17 volte nella scorsa stagione, 9 in questa), il numero 76 rossonero si è sempre fatto trovare pronto, contribuendo l’anno passato in modo decisivo alla conquista dello Scudetto dati i ripetuti infortuni di Nesta. Ma è proprio quel numero 76 sulla schiena del colombiano a destare sospetti: un numero che equivale all’anno di nascita di un giocatore che vorrbbe ancora dire la sua in mezzo alla difesa, ma la carta d’identità pesa più di qualsiasi buona prestazione.

E lo sa benissimo anche lui, che, intervistato nel post partita di Siena-Milan, ai microfoni di Sky non si sbilancia sul suo futuro e su quello di Allegri: “Ora l’importante è concentrarsi e fare bene le prossime partite, poi la società deciderà sul futuro del tecnico e su quello dei giocatori. All’orizzonte dunque un futuro incerto, con un campionato ancora da chiudere e uno scudetto ancora da assegnare: “La cosa più importante è vincere”. E incalzato sui dissidi interni allo spogliatoio (Seedorf su tutti), Yepes non vede problemi: “E’ normale che quando si vuole vincere accada qualche cosa nello spogliatoio.

Yepes adesso lancia la palla alla società: 26 presenze, per un 36enne, possono sembrare poche in due anni, ma visti i problemi avuti le prestazioni in campo devono aver cambiato l’opinione della società su di lui. E visti i compagni di reparto spesso in difficoltà (Mexes su tutti), Marione è uno di quelli che può dire la sua come finire in panchina per tutta la stagione, senza aprire bocca. Uno stile che merita un altro anno di contratto.

This post was last modified on 30 Aprile 2012 - 18:36

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redazione