SM ESCLUSIVO – Sconcerti (Sky): “Servono due elementi di personalità, magari Inler a centrocampo. Ibra? Decisivo ancora a lungo…”

Penna raffinatissima, quanto pungente. Schietto, serafico e lucido nelle sue analisi, Mario Sconcerti è uno degli opinionisti sportivi di punta del calcio italiano: sulle pagine del Corriere della Sera e in televisione, in Sky Calcio Show. Contattato da SpazioMilan.it il giornalista fiorentino ha fatto il punto sulle strategie del mercato rossonero.

Come giudica l’evoluzione delle mosse della dirigenza di via Turati?
“Più che tutto mi sembra in involuzione. Si può dire poco per ora, i Senatori saranno rimpiazzati con giocatori in scadenza di contratto. I loro addii non mi sembrano un grande danno tecnico quanto un problema di spogliatoio”.

In che senso?
“Sta finendo una grande squadra, che aveva una certa sintonia e che ora andrà ricostruita, forse gradualmente”.

E’ stato un epilogo naturale o crede che l’uscita di scena sia stata accelerata?
“Doveva accadere, non poteva che finire così. Certo, restano commuoventi le immagini del saluto dei vari Inzaghi, Nesta, Gattuso”.

Ibrahimovic rimarrà rossonero?
“Non lo so. Io me lo terrei stretto perché ritengo che possa essere decisivo ancora per altri tre o quattro campionati. E’ il miglior attaccante in circolazione”.

Ci sarà qualche grosso sacrificio?
“La dirigenza sostiene di no, se lo facessero sarebbe una novità”.

Quali sono le priorità di questo mercato?
“Mi sembra che continui a mancare un centravanti, soprattutto con l’addio di Inzaghi e il mancato riscatto di Maxi Lopez. Poi serve personalità a centrocampo. Persi Van Bommel e Seedorf, occorre un giocatore che dia classe. Montolivo è un ottimo elemento, ma non mi sembra che possa bastare. Lì è necessario operare qualche scelta importante, altrimenti si rischia il ridimensionamento”.

Qualche nome?
“In Italia, se parliamo di centrocampisti con quelle caratteristiche, mi vengono in mente solo Inler e Marchisio. Quest’ultimo non credo che si possa considerare facilmente acquistabile. Bisognerà andare all’estero, in Inghilterra e in Spagna”.

Con quale logica?
“Il Milan negli ultimi anni ha seguito due filoni: giocatori a fine contratto o giocatori che non stavano più bene nelle loro squadre, vedi Ibra al Barcellona. Galliani e Braida si faranno un giro in Europa per scovare il meglio con queste caratteristiche”.

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