C’era da aspettarselo dopo una stagione più che positiva e una squadra che non si è dimostrata all’altezza delle sue aspettative. C’è da aspettarselo, ancora di più, dopo quella frase: “Voglio giocare in un club ambizioso che disputi le coppe”. Per Matias Silvestre, difensore centrale classe ’84, a causa di quello spazio lasciato vacante da un certo Alessandro Nesta, potrebbero aprirsi le porte di Milanello.
Le stigmate del campione l’argentino le ha sempre avute. Nato e cresciuto nel prestigioso Boca Junior il 27enne ha esordito in Serie A, con la maglia del Catania, nel 2008 proprio contro i rossoneri. Battesimo di fuoco ma da lì in poi l’arcigno difensore non si è più fermato. Inamovibile al centro della difesa, l’estate scorsa Lo Monaco, amministratore delegato etneo, disse di lui: “E’ inferiore solo a Thiago Silva in Italia“. Zamparini, raccogliendo il consiglio, lo portò a Palermo versando nelle casse del Catania 7 milioni di euro più il cartellino di Lanzafame. Con la maglia rosanero prestazioni da top player marchiate da ben 5 gol.
Ora lo vogliono tutti: dall’Inter alla Roma passando per il Napoli. Il vulcanico presidente del Palermo su Silvestre, l’unico in grado di tenere in piedi la sgangherata difesa del Palermo, vorrebbe costruire l’ossatura della squadra futura ma trattenerlo sarà quasi impossibile. Ci sarà quindi da mettersi in fila, iniziando una trattativa economica che non ha l’aria di essere “alla Nocerino”, la carta Champions potrebbe essere quella vincente per avere il favore del giocatore. Cosa non si è costretti a fare per sostituire Nesta.