L’informativa della Gdf, datata 13 giugno 2011, è allegata ad una lettera che il pm di Torino Cesare Parodi invia alla procura di Cremona dopo che nella prima fase delle indagini dei pm lombardi sul calcioscommesse, era uscito il nome del portiere della Juve. Nella lettera il pm di Torino chiede a Cremona di inviargli le notizie relative a Buffon “in quanto questo ufficio ha in corso accertamenti al riguardo, relativi ad ingenti somme di denaro che lo stesso Buffon avrebbe utilizzato per scommesse presentate, avvalendosi di soggetti terzi“.
Nell’informativa, il nucleo di polizia tributaria di Torino scrive che al reparto è arrivata una “segnalazione di operazioni sospette” riguardante il capitano della Nazionale. Dagli accertamenti svolti dalla banca e inviati alla Gdf, si legge nell’informativa, è emerso che “un conto corrente intestato a Buffon Gianluigi ha registrato un’anomala movimentazione caratterizzata dall’emissione, nel periodo gennaio 2010-settembre 2010 di 14 assegni bancari, di importi tondi compresi tra 50mila e 200mila euro, per un totale di 1.585.000 euro, tutti a favore di Massimo Alfieri (titolare di tabaccheria a Parma, abilitata, tra l’altro, alle scommesse calcistiche)”.
L’avvocato di Buffon, Marco Valerio Corini, contattato dalla banca – si legge ancora nell’informativa, “a tutela della privacy del suo assistito, non ha voluto dettagliare le ragioni dell’operatività segnalata“. “Lo stesso – prosegue – si è limitato a descrivere il beneficiario degli assegni, come persona di assoluta fiducia, spiegando che i trasferimenti di liquidità sono volti a tutelare parte del patrimonio personale di Buffon“. Ma la banca, conclude l’informativa, “ipotizza che le liquidità possano essere oggetto di scommesse vietate“.
This post was last modified on 31 Maggio 2012 - 17:57