Nello stesso giorno in cui Sandrissimo saluta elegantemente, come solo lui sa fare, la Famiglia rossonera, Rino Gattuso un altro discendente della Stirpe d’Oro, fa trapelare attraverso il suo agente, pensieri che hanno colto molti in controtempo.
Così Andrea D’Amico ai microfoni di SkySport 24: “Non abbiamo ancora parlato con la società del rinnovo. Lui ha un rapporto particolare col dottor Galliani, dunque credo sia giusto che si vedano e parlino. Resta un giocatore molto importante, ha recuperato dall’infortunio dello scorso inverno. Rino si sente come se avesse 25 anni, risolto il problema all’occhio di questi mesi è pronto a tornare protagonista come sempre. Voglia di fare un passo simile a quello di Pirlo? Rino ha sempre pensato a sè stesso. È contento per Andrea perché ha sempre avuto un rapporto fantastico con lui, chiaramente sarebbe stato più felice con un epilogo diverso. È chiaro che voglia un confronto franco e sincero col club. Aspettiamo, dopo tutti questi anni al Milan mi sembra normale che si arrivi ad un momento di riflessione“.
Orgoglio da una parte, cuore dall’altra. E’ possibile che Ringhio abbia qualche divergenza di vedute rispetto alle strategie della società e non abbia ancora ricevuto le garanzie tecniche che si aspettava e il fatto di non esser considerato titolare o quantomeno una delle primissime alternative del centrocampo rossonero 2012-13, sta minando le sue certezze. Esser Senatore con pochi minuti a disposizione intristisce “Graffio dell’anima” e potrebbe minacciare la sua permanenza. Basta pensare al suo viso fiero in conferenza stampa a Verona dopo lo 0-1 col Chievo, vissuto finalmente da protagonista, per comprendere quanto brami tornare a giocare con continuità. Dubai, Scozia e Stati Uniti appaiono ad oggi le alternative più accreditate.
Questa seconda settimana di maggio è la settimana in cui si manifesta la “coscienza di classe” dei Campioni rossoneri. Consapevoli del loro valore, delle loro capacità e di quale sia il loro peso specifico all’interno dello spogliatoio. Consci di esser riconosciuti come tali, non vogliono finir con l’esser in parte un peso e stanno invitando la società a meditare. Per Marx la coscienza di classe è propedeutica alla rivoluzione proletaria,
per Galliani potrebbe esser propedeutica per la rivoluzione milanista.