E’ uscito dal letargo

Da fine agosto a maggio gli allenatori, tenuti sulle spine dai propri presidenti, impartiscono lezioni di tattica, si inventano psicologi per i loro campioni in astinenza da gol, difendono le loro scelte in conferenza stampa per poi, ogni maledetta domenica, sedersi su quella panchina, ogni giorno sempre più bollente. Da fine agosto a maggio i tifosi seguono assiduamente le vicende della propria squadra del cuore, dalla Champions alla Coppa Italia fino al Campionato. Da fine agosto a maggio i calciatori si allenano durante la settimana con l’obiettivo, nel week end, di scendere sul terreno di gioco e mettere in mostra tutta la grinta e la qualità che hanno in corpo. C’è chi però, in quello stesso periodo, eccezion fatta per gli ultimi giorni di agosto e il mese di gennaio, tra una partita e l’altra, sonnecchia aspettando, non la bella stagione, ma le trattative del calciomercato.

“Del mio futuro si occuperà il mio procuratore a tempo debito”. Frase detta e ridetta, letta e riletta, innumerevoli volte nel corso della stagione. Ai calciatori viene automatico tirarli in ballo per curare i propri interessi, loro, proprio in questi giorni, saltano fuori dal loro letargo pronti ad attuare i trasferimenti più inverosimili. Abile conoscitore del mestiere, senza ombra di dubbio, è Mino Raiola, che, molto più di altri, riesce a mimetizzarsi per mesi per poi ricomparire, sembra dal nulla, con i fuochi d’artificio nascosti nel taschino della giacca.

Uscito allo scoperto proprio ieri in mattinata il buon Mino ha aspettato davvero poche ore dalla fine del campionato per tornare in pista. Come un avvoltoio si è fiondato in via Turati, ufficialmente per discutere con Adriano Galliani del futuro del promettente Rodrigo Ely (difensore della Primavera rossonera, ndr), non ufficialmente: che si stia cercando una cura per qualche mal di pancia svedese? Una di queste potrebbe trovarsi Oltremanica, dove il mentore Mancini, fresco vincitore della Premier, lo curerebbe a braccia aperte, magari mettendo alla porta, con destinazione Milano, un altro Raiola’s boy come Mario Balotelli. Pedine pesanti pronte a cambiare i volti di almeno due squadre, ma non solo. Nella scuderia Raiola ci sono anche tanti pesci piccoli, vedi i vari Didac Vilà e Emanuelson. Insomma, di certo c’è che qualcosa bolle in pentola e quella che si appresta ad arrivare sarà una lunga e movimentata sessione di mercato.

 

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