Il Tricolore della passata stagione, volenti o nolenti, è anche suo: basta una prestazione per entrare nelle cerchia dei “vincitori”, e Roma ha varcato la soglia proprio nell’ultima giornata dello scorso campionato, a Udine, subentrando all”87 al posto di Amelia. La partita finì 0-0, con Roma a fine partita che si catapultò verso Pirlo, lo placcò, invitò i compagni a seguirlo e Pirlo venne lanciato in aria più e più volte per festeggiare la sua ultima partita in rossonero. Piccoli gesti, invisibili ai più, ma fondamentali all’interno di un gruppo come quello del Milan. Una vita tra panchina e tribuna, passano per uno spogliatoio dove Roma erano uno dei “senatori”. Spogliatoio che adesso Roma lascerà, ma solo per far spazio al campo: il suo addio al calcio giocato infatti apre le porte a un futuro ruolo tecnico che il Milan gli affiderà.
Quando arrivi a 37 anni e lasci una società con cui, in 3 stagioni, hai visto il campo solo per 183′, potrebbero esserci delle scorie insanabili. Invece niente, Roma è genuino, è sano, è come il vino: “più invecchia, più è buono”. E il Milan lo ripagherà con un ruolo all’interno della società, presumibilmente con un incarico specializzato nelle crescita dei giovani portieri rossoneri. Uno su tutti Piscitelli, spesso preferito all’ex numero 30 rossonero, ma non per questo mal visto. Perchè quando capisci che si è fatto il tuo tempo, è meglio mettersi da parte. E Roma l’ha capito nel momento giusto. VOTO SM su F. ROMA: SV
This post was last modified on 21 Maggio 2012 - 19:45