Ma nel frattempo anche il Milan si deve attrezzare. Allegri è stato chiaro e per l’anno prossimo ha chiesto una rosa più scarna, fatta di 24-25 giocatori, rispetto a quella della scorsa stagione. E sarà accontentato. Nuovi innesti, oltre a quelli già messi a segno (Montolivo e Traoré, Acerbi quasi), dovranno necessariamente arrivare nei prossimi mesi e il reparto che sarà più “sconvolto”, ma che ne ha anche più bisogno, sarà il centrocampo. Quello muscolare, marchio di fabbrica di Allegri e punto di forza del 18esimo scudetto. Quello che dall’anno prossimo sarà senza Gattuso, Van Bommel e Seedorf; ma anche Merkel, consegnato (colpevolmente) al Genoa. Quello, forse, di Aquilani.
La volontà di Alberto e di Allegri suggeriscono al Milan di continuare il “matrimonio”, quelle della società sono invece dubbiose, quasi inequivocabili, uscite direttamente dalla bocca di Galliani pochi giorni fa: “Aquilani? Non verrà riscattato, non ci sono le condizioni per la sua permanenza”. Ma c’è ancora una speranza. Perché la quotazioni dell’Aquilani rossonero stanno crescendo e dipendono da un altro rossonero, da un altro centrocampista: Flamini. Proprio così, il rinnovo o meno di Mathieu, sempre in bilico, sancirà in un verso o nell’altro il suo futuro e quello del suo compagno. Per non avere doppioni in squadra, per risparmiare un ingaggio e per il numero ristretto di giocatori chiesto dall’allenatore del Milan.
Galliani non vuole sborsare denaro in più per il mancato raggiungimento delle 25 presenze in stagione di Aquilani, Flamini barcolla e prende giorni per decidere. Tra i due, il secondo ha maggiori possibilità di spuntarla, ma il primo è “vivo” e in risalita. Uno dei due vincerà. Si deciderà tutto nelle prossime ore, in un duello affascinante e insolito fra compagni di squadra, Milan contro Milan: allena (e decide) Allegri.
This post was last modified on 28 Maggio 2012 - 16:47