Il calcio è questo, il calcio non dimentica. Così come i tifosi milanisti più datati ricorderanno la “fatal Verona”, che nel 73′ distrusse i sogni scudetto del Milan all’ultima giornata, in favore della Juve. Le sorti di questo campionato potrebbero decidersi stasera: la Juventus affronterà (in campo neutro) il Cagliari a Trieste, nello stadio intitolato a Nereo Rocco, che allenava il Milan in quella gara dannata. Il Cagliari di oggi non ha nulla da perdere, proprio come il Verona del 73′, e per di più, tutto l’ambiente rossoblù è ancora legato a Massimiliano Allegri, ragion per cui sarebbero ben lieti di fargli un regalo.
Con questo non vogliamo dire che accadrà l’impossibile, o che tutte le vendette sono sempre realizzate.
Ma c’è chi crede nel karma, nella ruota che gira prima in un senso e poi improvvisamente nell’altro. Non c’è poi tutta questa razionalità. Anzi, il calcio è follia. E’ imprevedibilità. Lo si è letto negli occhi spenti di Shevchenko dopo il rigore sbagliato contro il Liverpool nel 2005, e poi in quelli del capitano Paolo Maldini, due anni dopo, che brillavano rivolti al cielo su quella coppa che lui stesso stava alzando.
Se esiste un Dio del calcio, o se invece è soltanto il destino a regolare tutto, lo scopriremo questa sera, a Trieste e Milano. E ci sarà uno spettatore in più, che da lassù reclama ancora il suo sogno.
This post was last modified on 6 Maggio 2012 - 10:22