Ci siamo. Entro pochi giorni, salvo colpi di scena, scopriremo il futuro di Seedorf. In scadenza di contratto e attirato dalle sirene provenienti da Cina e Brasile, dopo Milan-Novara, Clarence aveva chiesto a Galliani un periodo di riflessione che terminasse a fine mese. Dopodiché, avrebbe rivelato la sua scelta.
Chiedere un prolungamento, nonostante i dissidi con Allegri e l’infiacchimento causato dall’età, o terminare la carriera altrove, firmando un contratto faraonico? Impossibile azzardare pronostici. Seedorf è degno di qualsiasi azione.
Sia chiaro, se il Milan avesse voluto che Clarence rinnovasse, tutto sarebbe proceduto con scioltezza. Così non è stato. Peccato che Galliani, al momento di congedare i senatori, venga tormentato da debiti di riconoscenza e timori reverenziali. Il nostro amministratore delegato non troverà mai il coraggio di dare a Clarence il foglio di via. Garantito.
Ecco allora che, nei prossimi giorni, tutto potrà succedere. La palla passerà al giocatore, padrone del suo destino. Sarà lui a decidere che fare. Non ci resta che attendere.