Dopo i risultati di Milano e Torino di ieri, con ogni probabilità il Milan saluta il diciannovesimo Tricolore. Una partita sfortunata, in cui i rossoneri meritavano ben più del pareggio, su cui hanno influito anche alcune discutibili decisioni della terna arbitrale. Tuttavia, la prestazione di alcuni rossoneri è stata molto deludente, ben al di sotto delle aspettative. Molti hanno tenuto un atteggiamento rinunciatario che ha dell’incredibile e alcune errate scelte di Allegri sono state decisive. Adesso, per poter nutrire ancora qualche speranza, dobbiamo solo pregare per un tonfo clamoroso di una Juventus che, però, a differenza nostra, va a mille all’ora. IN RIBASSO.
L’imputato principale di questo momento buio è paradossalmente quel reparto che, al momento, con i suoi 63 gol realizzati, è il primo della serie A. La fase offensiva rossonera, come dimostrano le sole cinque realizzazioni negli ultimi sei match tra campionato e Champions, sta steccando in maniera decisiva. E il fatto che quello che, fino a poco tempo fa, era il punto di forza della squadra stia vacillando, pone in maggiore risalto il problema. Perché se prima era grazie ai tanti gol fatti che il Milan riusciva a mantenere la testa della classifica, adesso è proprio per le poche realizzazioni che lo scudetto rischia di sfuggire. Se qualche speranza ancora rimane, Ibra e company devono decisamente invertire la tendenza. IN RIBASSO.
L’unica nota lieta che viene dall’attacco rossonero porta il nome e il cognome di Antonio Cassano. Il fantasista di Bari vecchia, infatti, ha sostituito un impalpabile Seedorf nel corso del 56esimo minuto di gioco e ha subito dato un nuovo volto alla partita. Nonostante il lungo periodo di assenza dai campi, FantAntonio ha mostrato una volontà eccezionale, una corsa francamente inaspettata e i soliti tocchi di classe. La speranza, adesso, è che possa riacquistare presto i novanta minuti nelle gambe, perché se la volata scudetto non è ancora finita, uno così fa davvero comodo. IN RIALZO.
Infine, un altro plauso individuale va all’intramontabile Alessandro Nesta. Il centrale rossonero dimostra, ancora una volta, di possedere una classe infinita. Perfetto in fase difensiva, getta il cuore oltre l’ostacolo, oltre l’età e oltre i problemi fisici e si fionda in avanti per aiutare i suoi compagni alla ricerca del pareggio. Alcuni traversoni e alcuni suoi inserimenti in fase offensiva mandano in visibilio il pubblico di San Siro. Che sia un esempio per chi, al contrario di lui, ieri si è servito del prato del Meazza per fare una pennichella, quasi regalando lo Scudo alla Juventus. IN RIALZO.