Come giudica la stagione fin qui disputata dai giovani rossoneri?
“Mi sembra che sia stato un ottimo campionato. Domani si giocheranno lo scontro diretto col Varese per qualificarsi ai final eights senza passare dai play-off. Credo davvero che abbiamo tutte le carte in regola per farcela”.
Quali sono gli elementi che l’hanno colpita di più?
“Su tutti credo proprio Comi e Ganz, due attaccanti che hanno segnato molto offrendo un contributo di quantità e di qualità alla squadra”.
Che cosa manca al calcio italiano per valorizzare al meglio le selezioni giovanili?
“Ci vuole un salto di qualità, che a mio avviso potrebbe passare da due fattori: l’abbassamento dei limiti d’età e la creazione in casa di una seconda squadra in grado di disputare campionati professionistici”.
A quale modello si riferisce?
“A quello inglese, in particolare. Ci sono seconde squadre di club che giocano nelle divisioni analoghe alla nostra Serie B. Sarebbe un formidabile volano per tutti i nostri vivai”.
Insomma, un Milan B?
“Esattamente, un progetto che andrebbe ben oltre il semplice inserimento dei giovani nelle liste Champions”.
La Primavera del Milan si allena a Milanello insieme alla Prima Squadra: un bene o un male per i ragazzi?
“Dipende da noi responsabili far maturare i nostri giovani. Secondo me, stare insieme ai grandi campioni è un motivo di crescita e offre allo stesso tempo al tecnico della Prima Squadra la possibilità di visionare da vicino i ragazzi della Primavera ed eventualmente sceglierli. Penso che comunque svolgere delle esercitazioni con i big sia uno stimolo per qualsiasi giocatore in fase di maturazione”.
Come sta andando l’esperienza in Lega Pro con il Südtirol-Alto Adige (quinto nel Girone B della Prima Divisione, ndr)?
“Siamo concentrati sul finale di stagione. Mancano quattro partite, poi vedremo che cosa succederà”.
This post was last modified on 13 Aprile 2012 - 11:21