SM ESCLUSIVO – Peduzzi (Odeon): “Domani ci vorrà un Milan combattivo, Cassano sarà l’arma in più. In estate occhio a Mascherano e…”

Vigilia di Milan-Fiorentina carica di attesa per verificare lo stato di forma fisica, ma soprattutto psicologica, della squadra di Max Allegri dopo l’eliminazione in Champions League. Ne abbiamo parlato con Stefano Peduzzi, giornalista di Odeon, esperto di vicende rossonere che in quest’intervista a SpazioMilan.it analizza in maniera approfondita il quadro della situazione in vista del rush finale di campionato.

Che Milan ti aspetti di vedere domani?

“Un Milan combattivo, in grado di imporre il suo ritmo di gioco fin dall’inizio. Non sarà facile perché la Fiorentina si chiuderà a riccio. I Viola devono portare a casa il punto e venderanno cara la pelle. La squadra di Allegri dovrà essere brava a a farli uscire dalla propria area col possesso palla e tanto movimento degli attaccanti. Mi aspetto El Shaarawy dall’inizio piuttosto che Robinho. A centrocampo rientrerà Muntari, ma ci sono diversi dubbi”.

Quale potrà essere l’arma in più per il finale di stagione?

“Antonio Cassano. Se recupera la forma potrà davvero essere l’arma in più. Vuole gli Europei, ma per conquistarseli dovrà fare un gran finale di stagione coi rossoneri. Io credo fortemente che il Milan abbia una rosa nettamente più forte di quella della Juventus. Allegri ha avuto la sfortuna di avere tanti giocatori indisponibili, eppure il Milan è ancora avanti, nonostante abbia conquistato un solo punto negli scontri diretti coi bianconeri. Significa che ha avuto continuità di rendimento e con questa caratteristica si vincono gli scudetti”.

Che cosa serve a questo Milan per tornare competitivo in Europa?

“Almeno 3-4 acquisti di spessore. Con questa squadra arrivi ai quarti di Champions, se ti va bene. Serve almeno un difensore di caratura internazionale: ci sono già contatti Mascherano del Barcellona. Se porti a casa lui, sei a metà dell’opera. A centrocampo io farei di tutto per prendere Verratti del Pescara, ragazzo fortissimo, di prospettiva, che può diventare il nuovo Pirlo. E in avanti bisognerà fare delle scelte. Pato lo darei in prestito a qualche grande club (Arsenal?) per poi riaverlo 12 mesi dopo pronto. A quel punto si può pensare a qualche colpo da novanta: Balotelli con Ibra sarebbe una coppia incredibile, ma non sono sicuro che lo svedese voglia rimanere a Milano”.

Gestione cookie