Rammarico e rimpianti ci devono essere, ma la squadra, visto chi aveva di fronte, ha fatto quasi tutto il possibile per cercare di limitare la superiorità evidente e snervante degli undici di Guardiola. Si poteva fare qualcosa di più a San Siro, si poteva fare qualcosa di più stasera, soprattutto nel secondo tempo quando un lampo, uno scatto o un colpo di testa a nostro favore avrebbe fatto la differenza e invertito il discorso qualificazione. La notte dell’ennesima prestazione poco significativa del solito Zlatan formato europeo,, anche oggi il suo aiuto alla squadra è stato impreciso e discontinuo. Doveva essere la notte del ritorno di Pato, e lo è stata, ma puntuale, ed è davvero preoccupante, è arrivato anche il cambio dopo soli 14 minuti per la solita ricaduta muscolare. Viene da chiedersi cosa siano andati ad Atlanta a fare…
Adesso il campionato, che non è un ripiego ma il primo obiettivo alla portata dei rossoneri sin da inizio stagione. Sabato contro la Fiorentina sarà forse l’incontro più decisivo da qui a maggio, perché c’è da contare la delusione e il fattore mentale del dopo eliminazione in Champions, con di fronte una squadra in assoluto bisogno di punti. Questo sì che è un obiettivo da non fallire, per bissare il tricolore e chiudere una stagione comunque positiva, anche dopo stasera dove il Milan ha lottato e rincorso con onore ed impegno, ma senza riuscirci. Applausi comunque ad una squadra che ci ha provato e, a più riprese, ci ha fatto sognare.
This post was last modified on 17 Aprile 2012 - 18:07