Le voci sul possibile addio di Alessandro Nesta, in parte confermate ieri da Massimiliano Allegri (“valuterà in questi ultimi dieci giorni di campionato”) riaprono il dibattito sui movimenti in entrata per il reparto arretrato rossonero.
Se il centrale romano dovesse abbandonare Milano a fine giugno, il club di via Turati dovrà correre ai ripari. Il nome che sta prendendo quota è quello di Angelo Ogbonna, italiano classe 1988 già nel giro della Nazionale maggiore. Gioca nel Torino, dove da quattro stagioni è un punto fermo della difesa. Il presidente granata Urbano Cairo avrebbe fissato il prezzo del cartellino a 20 milioni di euro. Una cifra improponibile per il ruolo, ma soprattutto per la scarsa esperienza del giocatore ad alti livelli. La classe e la tecnica sono di sicuro affidamento, ma da qui a chiedere così tanto cash ce ne passa. A sbloccare la situazione a favore del Milan potrebbero essere le situazioni di alcuni giocatori come Simone Verdi e Nnamdi Oduamadi, di proprietà rossonera ma in forza al Toro, e Gianmario Comi, implacabile bomber della Primavera di Aldo Dolcetti, il cui cartellino appartiene alla società piemontese. Nella definizione del futuro di questi tre giovani è probabile che si inserisca il discorso Ogbonna, ma la sensazione è che il Milan non abbia intenzione di spendere più di 8-10 milioni per trovare un nuovo centrale all’altezza.
Le altre piste sono quelle già note: Davide Astori e Francesco Acerbi, in prima fila, Domenico Criscito più indietro nella lista dei desideri. Su Astori i rossoneri e il Cagliari si sarebbero accordati per una cessione a titolo definitivo in Sardegna, mentre per Acerbi, che già bazzica nella zona di Trezzano sul Naviglio, il discorso è stato abbozzato. Su Criscito, infine, permangono le perplessità sulle richieste dello Zenit San Pietroburgo e sulle difficoltà del giocatore ad adattarsi in mezzo alla difesa.