Abate 6,5 – Sulla fascia destra spinge come non mai, limitando Puyol a difensore aggiunto sulla sinistra. Non si fa tagliare fuori dagli inserimenti di Fabregas e Iniesta provando qualche sgaloppata palla al piede che non sempre ha buon fine. Un motore.
Mexes 4 – Sul voto pesa come un macigno quell’errore da dilettante che regala un’autostrada a Messi verso la porta che porta al primo rigore. Prova a bloccare Messi come può, ma spesso la Pulce lo saluta lasciandolo sul posto a cercare ancora il pallone. Decisamente da rivedere.
Nesta 7 – Santo Alessandro! Se dovessimo perderlo a fine anno, gli si dovrebbe fare un monumento in memoria di tutti quegli attaccanti che con lui non sono passati. E’ immenso su Messi, che prova ad andargli via in velcoità ma lui d’esperienza lo ferma sempre, anticipando la giocata della pulce. Elegante nell’iniziare le azioni, preciso nelle chiusure: sicuri che non giochi lui nel Barça?
Antonini 5 – Ripetere la prestazione dell’andata era impossibile, tant’è che Dani Alves se ne accorge subito e gioca esclusivamente nella sua area. Allegri gli consiglia di non stringersi verso il centro per cercare di coprire meglio il campo col brasiliano che rimane sempre largo sulla destra, lui non capisce il concetto e lo soffre enormemente. Rimandato.
Nocerino 7 – Da Palermo-Catania (il derby della Sicilia) a Barcellona-Milan (il derby del Mondo), per Nocerino il salto è stato breve e spumeggiante. La fredezza sotto porta quando riceve un assist al bacio da Ibra al Camp Nou, con 96mila persone sugli spagli che ti guardano, è degna di un oscar come miglior interpretazione. Corre come un cane dietro al pallone in ogni centrimetro del campo: sempre più Nocerinho!
Ambrosini 7 – Il cuore del gladiatore esce nel momento del bisogno, e Ambrosini non si itra di certo indietro. Allegri gli affida il compito del falegname in mezzo al campo, con l’unico compito di tagliare le azioni offensive dei blaugrana in quasliasi modo. Recepito il messaggio, esegue alla lettere il compito. Si concede il lusso0 anche di provare qualche inserimento fuori dal suo curriculum, ma finchè c’è questa grinta e questo cuore, tutto è possibile per il Capitano.
Seedorf 5,5 – Allegri lo sceglie al posto di Aquilani e gli affida le mani del centrocampo rossonero col compito di inventare qualche giocata vincente. Il piede è caldo, seppur gli manchi un po’ la corsa. Nel primo tempo prova a illuminare il Camp Nou con palloni deliziosi per i compagni, ma spesso manca la precisione. – Dal 15′ st Aquilani 5,5 – Entra per dare maggior profondità al gioco del Milan e ci prova subito, ma viene spento da Xavi e Iniesta.
Boateng 5 – In 180′ non è mai riuscito a essere decisivo. Doveva essere la variabile impazziata dei rossoneri, e invece il Prince si trasforma in un brutto anatroccolo troppo spesso fuori dal gioco del Milan. Non trova la posizione, dovrebbe limitare le geometrie di Xavi ma non pressa mai: è l’ombra del vero Boateng che abbiamo apprezzato a inizio anno. – Dal 24′ Pato sv – Entra per dare una svolta alla partita e da l’ennesima svolta negativa alla sua stagione: il mistero continua. – Dal 38′ st Maxi Lopez sv.
Robinho 5 – In assenza di Boateng, prova lui a innescare Ibrahimovic e a servire l’assist vincente per cambiare la partita. Nella prima metà del primo tempo, è un fantasma. Poi prova a salire in cattedra, ma appena mette un piede sopra scivola e torna giù, sfornando una prestazione “alla Robinho”. Quando sarà veramente decisivo?
Ibrahimovic 5 – L’assist che regala a Nocerino è un cioccolatino solo da scartare, delizioso. Rispetto a San Siro, non ha occasione da gol ma lotta come un leone senza demordere. Meriterebbe più fortuna in Europa, perchè tutti pendono dai suoi piedi ma quando inventa nessuno lo segue. Non è il solito Ibra versione Europa, ci prova fino all’ultimo e quando capisce che davanti non arriva un pallone torna a centrocampo a prendersi il pallone: questo è l’Ibra che vorremmo sempre vedere.
In corsivo il migliore.
Allegri 6 – In quei 8′ in cui il risultato era sull’1-1, credeva veramente nell’impresa di affondare la corazzata Barcellona. A fine gare si lamenta dei rigori, e non ha tutti i torti. Schiera la miglior formazione possibile e effettua i cambi giusti nel momento giusto, ma se gli dicono che Pato è pronto non può sapere che dopo alle 14′ si rompa di nuovo…
Arbitro Kuipers 2 – Come i rigori dati al Barcellona. Il secondo è fallo di Puyol, lui vede un rigore con giallo per Nesta. Gestione cartellini assurda, e se questo è un arbitro internazionale…
This post was last modified on 3 Aprile 2012 - 23:45