MVB, torna (con le valigie) l’indispensabile

Il peso specifico di MVB, dal gennaio 2011 fino ad oggi, è stato indiscutibilmente decisivo. Una scelta, un modo di vedere calcio e di esprimere il suo calcio, tanto ha voluto dire l’innesto dell’olandese nello scacchiere di Allegri, che pur di schierarlo titolare ha deciso di portare all’altare dei sacrifici un po’ di qualità. Un mastino davanti alla difesa, per proteggerla e renderla meno vulnerabile. E ora, che torna dai problemi alla schiena (era out dall’11 marzo), quel peso specifico e quella sostanza, guideranno, nelle ultime sei decisive giornate, il centrocampo milanista.

Durante il suo passaggio in infermeria nel ruolo occupato dall’ex Bayern si sono alternati, con buoni risultati, Ambrosini prima e Muntari poi, ma la mancanza del rude Mark la abbiamo sentita comunque. Contro il Barcellona, ad esempio, la sua esperienza a livello internazionale avrebbe potuto offrire qualche possibilità in più. Un peccato quindi non averlo avuto a disposizione, perché di un leader difficilmente si riesce a fare a meno.

Un peccato, nonostante l’età, potrebbe anche essere perderlo a fine giugno. L’olandese infatti, in scadenza di contratto, sembra essere tentato dal ritornare al Psv, squadra che lo aveva portato, nel 1999 nel calcio che conta. L’agente, Mino Raiola, in tempi non sospetti aveva chiarito che la scelta del suo assistito sarebbe stata proprio tra il club del suo cuore e il Milan. “La decisione sta al giocatore, stiamo trattando ha affermato Marcel Brands, direttore tecnico del club orange. Insomma, il rischio che la nostalgia della sua amata terra possa sconvolgere gli schemi di Allegri, c’è.

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