Una delle note certamente più liete del Milan targato 2011/2012 porta nome e cognome di Antonio Nocerino. Il vero e proprio crack di mercato rossonero arrivato all’ultimo secondo nella sessione estiva di calciomercato dal Palermo, per appena 500.000 euro, il centrocampista napoletano è stato il giocatore di movimento più utilizzato da Mister Allegri. Undici gol stagionali, alcuni estremamente importanti e, se la stagione fosse andata in un’altra maniera, sarebbero potuti essere davvero decisivi (gol alla Juve e al Camp Nou su tutti).
Il gol di ieri che ha chiuso la pratica a Siena, è un cocktail incredibile di caparbietà, velocità, potenza, freschezza atletica e tecnica. Il numero sulla maglia e il grande exploit alla sua prima annata col Diavolo. Tre ingredienti che inevitabilmente portano alla memoria di tutti i tifosi milanisti direttamente ad un altro grande numero 22: Ricardo Kakà. Altre caratteristiche di gioco, altra posizione in campo, altro stile, altra classe. Ma nel cuore di tutti “il Noce” sta prepotentemente facendo breccia e proprio come Kakà, all’inizio non ci credeva nessuno.
La barba incolta, il viso non propriamente pulito, anche esteticamente Nocerino ha pochi punti in comune e di raccordo con Kakà. Ma quel numero sulla maglia torna a far sognare San Siro, torna a far sognare la Curva Sud. Più della grande tradizione dei numeri 7, attendendo un degno erede del numero 9, il numero 22 può essere il numero fortunato. Undici gol stagionali, dieci in campionato proprio come il brasiliano dagli occhi da bravo ragazzo. Ma Nocerino può fare ancora di più; con tre giornate alla fine potrebbe addirittura fare meglio del suo predecessore e magari giocarci dietro nella prossima stagione.