Sicuramente non lo si può definire coraggio quello che spingerà Allegri, stravolgimenti dell’ultima ora permettendo, a schierare, nella partita di questa sera a Verona, un terzino destro classe 1992: Mattia De Sciglio.
Difesa in emergenza per i rossoneri che non potranno contare sui terzini titolari, Abate e Antonini, infortunato, l’uno e squalificato, l’altro, Mesbah fermato ai box da problemi fisici, Emanuelson, che ha giocato terzino sinistro all’Ajax, ha provato stamattina ma la caviglia continua fargli male, perciò, a conti fatti, restano solo due esterni a disposizione: Zambrotta ed il primavera Mattia De Sciglio.
Non ce ne voglia Gianluca Zambrotta ma avere un terzino 15 anni più giovane dell’altro non può che far pensare alla famosa canzone di Guccini: Il vecchio ed il bambino. Una differenza enorme dal punto di vista della carta d’identità che non può che saltare all’occhio ai tifosi, i supporter rossoneri sono divisi tra la rabbia per i continui infortuni della rosa, e la gioia di vedere finalmente un prodotto della cantera rossonera in campo.
Cantera, proprio così, perché Mattia De Sciglio gioca nel Milan da quando aveva dieci anni, da quando la società rossonera lo prese (2002) dai Pulcini del Cimiano e lo portò a giocare in quel di Milano. Da allora la carriera di De Sciglio si è sviluppata solo ed esclusivamente con la maglia rossonera sulle spalle, carriera che ha visto il suo punto più alto due anni fa con la conquista della Coppa Italia a San Siro ai danni del Palermo.
Non un esordiente, certo, perché la gioia di esordire in prima squadra e quella di giocare la sua prima partita dal 1’ minuto gli vengono concesse in Champions League, non un palcoscenico da poco, entrambe con il Viktoria Plzen nella fase a gironi, tuttavia la prima in campionato è sicuramente impossibile da dimenticare. Terzino destro, adattabile anche a sinistra, è un difensore più bravo in fase di copertura che ad offendere, riesce, tuttavia, con buoni dote atletiche, a farsi trovare sempre pronto e disponibile nella fase di attacco.
“Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera”. Così comincia la canzone di Guccini ed è così che vogliamo fare a De Sciglio i nostri migliori “in bocca al lupo” perché mai come stasera la partita sarà decisiva, un risultato diverso dai tre punti rischierebbe di incrinare irrimediabilmente quel sogno che anche Mattia coltiva … un sogno chiamato scudetto.