Sta di fatto che l’intensità e l’aggressività sono i dogmi della compagine toscana. Correranno fino alla morte, si chiuderanno, proveranno a tappare ogni spazio del terreno di gioco, punteranno sul gioco sulle fasce e sulle azioni di rimessa. Il Siena non suole sbilanciarsi. Attende con pazienza che siano gli avversari ad esporsi e, recuperata la sfera, riparte in contropiede. L’azione d’attacco si basa su azioni provenienti dalle vie laterali o su verticalizzazioni, con sfruttamento delle seconde palle incluso. Attenzione.
Il Milan, per evitare di perdere altri punti, dovrà scendere in campo con l’intenzione di sostenere una battaglia. Il match del Franchi non prevede passerelle. Dovremo soffrire, evitando leziosismi. Affinché i padroni di casa non ci trafiggano in contropiede, bisognerà varare la cortina di ferro. Urgeranno tre incontristi. Gli interni saranno chiamati a stringere, aiutando il play basso, e a raddoppiare, aiutando i terzini, in base alle situazioni. E guai a sbilanciarsi. Anche il trequartista dovrà ripiegare.
I nostri non dovranno avere fretta. Recuperata la palla, bisognerà verticalizzare per Ibrahimovic. Zlatan è in grado di decidere il match di domani. Sa come atterrire la difesa senese, che presenta limiti inerenti il senso del gioco, e creare varchi per gli inserimenti per i compagni.
Cercare di alzarsi, facendo circolare la sfera, costituirebbe un errore. Per espugnare il Franchi, il Milan dovrà badare all’essenziale e sapere aspettare il momento giusto per colpire. Il Siena, sul lungo andare, incapperà in cali fisici e in errori inerenti il posizionamento. E noi dovremo approfittarne. Si tratterà di una gara di nervi, i Max men non dovranno farsi prendere dalla frenesia. Prudenza, pazienza e affidarsi a Ibra(sperando che torni a giocare da Ibra!!!). Queste dovranno essere le parole d’ordine del Diavolo.
This post was last modified on 28 Aprile 2012 - 11:59