Barcellona-Milan, judgement match, ultimo capitolo. Dopo lo 0-0 dell’andata, la qualificazione verrà decisa al Camp Nou. Per entrare nell’Olimpo dell’Europa, non dovremo perdere. Pareggiando, segnando, passeremmo. Difficile farcela. Ma dobbiamo crederci. Abbiamo dimostrato di sapere come batterli. L’impresa è nelle nostre corde.
Il Barça vorrà fare la partita. In campo con un 4-3-3, snodabile in un 3-4-3, gli uomini di Guardiola la metteranno sul dinamismo e sull’intensità. Faranno circolare palla, in attesa di sfruttare i varchi a disposizione. Avanzeranno sia dalle fasce, sia dal centro. Rimarranno corti. Sapranno attaccare senza sbilanciarsi. Proveranno a praticare il loro gioco, fatto di inserimenti e sovrapposizioni. Rapidità la loro parola d’ordine.
Il tutto sotto la direzione di Messi, Xavi e Iniesta, in grado di inventare il gol da un momento all’altro e di fare rendere al meglio i compagni. Squadra forte. Ma non imbattibile. Dimostrato. Non si tratta di extraterrestri. Per arginarli, dovremo ripetere la gara di mercoledì. Per forza. Nessuna modifica.
Allegri dovrà proporre la cortina di ferro. Tre mediani bassi, posizionati sulla trequarti, dovranno aspettare il Barça. Quando gli uomini di Guardiola arriveranno nella zona calda, bisognerà aggredirli. Al fine di vanificare le giocate provenienti dalle corsie laterali, gli interni dovranno andare a raddoppiare. I nostri terzini, così facendo, potranno reggere meglio gli uno contro uno. Gli esterni di difesa dovranno dedicarsi, in prevalenza, alla fase di copertura.
Di fronte a sette uomini, intenzionati a chiudere ogni buco, il Barcellona andrà in difficoltà. Boateng, oltre ad inserirsi, dovrà ripiegare e alternare pressing alto a pressing basso. Le due punte, Robinho in primis, dovranno praticare pressing alto. Sia mai che, riuscendo ad intercettare qualche passaggio in orizzontali, non si riesca a ripartire. Già, non riuscendo a segnare, i blaugrana tenderanno ad alzarsi. E noi dovremo approfittarne.
In ogni caso, recuperata la palla, bisognerà verticalizzare per Ibrahimovic. Zlatan sa come atterrire la retroguardia del Barça e creare spazi per gli inserimenti dei compagni. Importante sarà riuscire a sfruttare le seconde palle. Chiudersi e ripartire, lanciando per Ibra, in velocità. E concretizzare le occasioni che si presenteranno.
In sintesi:
-otto uomini bloccati, dietro la linea della palla. Due che applichino, invece, pressing alto.
-Attendere che il Barça arrivi sulla nostra trequarti, prima di aggredire.
-Recuperata la sfera, lanciare Ibrahimovic e affidarsi agli inserimenti dei rifinitori.
-Sfruttare ogni ripartenza concessa.