2006-2012: i diverbi del Clarence Furioso

Non è certo un tipo accomodante Clarence Seedorf: lo vedi dalla costanza con cui cerca il dialogo coi suoi allenatori, dal disappunto che dimostra quando viene sostituito, dalla scarsa diplomazia in sala stampa quando non ha digerito qualcosa. Lo scontro avuto domenica con Allegri in seguito al deludente pareggio casalingo contro il Bologna è già entrato nella storia delle sue piazzate più celebri e pepate.

Riepiloghiamo i fatti: al termine dell’incontro la squadra va a rapporto con l’allenatore e l’amministratore delegato Galliani. Il tecnico toscano, ancora scosso dalla cocente delusione, come riportato dal “Corriere della Sera” pronuncia una frase molto forte: “Chi non crede nella rimonta si tiri indietro”. La reazione di Seedorf non si fa certo attendere e, a quanto pare, si è palesata in modo ancor più accentuato a causa della sua sostituzione al minuto undici della ripresa.

Clarence contro l’allenatore: una novità? Assolutamente no. Pensiamo soltanto al 23 settembre del 2006: il Diavolo, di scena al “Picchi” di Livorno, spreca troppo e finisce col raccogliere soltanto uno 0-0. Quella giornata, però, non viene ricordata tanto per quel deludente pareggio a reti inviolate, quanto soprattutto per il forte diverbio tra l’olandese e l’allora tecnico Ancelotti.

Inquadrato dalle telecamere di Sky, Ancelotti era apparso piuttosto alterato di fronte alla manovra dei suoi, troppo macchinosa e prevedibile: “Siete troppo lenti, giocate a due tocchi!” La risposta di Seedorf arriva perentoria più che mai: “Non puoi lamentarti sempre! Dateci una mano anche voi da fuori!” Una risposta molto dura, secca, che fece andare su tutte le furie Carletto (“Sei fortunato che ho esaurito i cambi, altrimenti vedevi dove andavi!”) e scatenò un vero e proprio uragano a livello mediatico. Ma Clarence, si sa, è fatto così.

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