Tre giorni fa eravamo qui a commentare l’impresa di una Fiorentina che con due soli tiri in porta era riuscita a sbancare San Siro. Oggi ci siamo ripresi quello che ci era stato tolto: il Milan versione muscoli messo in campo da Allegri, con un centrocampo composto da Nocerino, Muntari e Gattuso, strappa al Bentegodi di Verona una vittoria importante contro un ottimo Chievo. Tre punti d’oro che ridanno energie a una squdra apparsa, con ancora 13 indisponibili, macchinosa e alla ricerca di freschezza. Timoroso nell’esordio De Sciglio; gladiatore Gattuso e fantasma Robinho: qualcuno l’ha visto?
Vittoria che rilancia il Milan in testa alla classifica, a +2 sulla Juventus, grazie a un gol di Muntari dopo 8′. Seppur il Chievo parta bene, è il Milan ha sbloccare il risultato: Robinho gestisce un buon pallone al limte dell’area, da dietro arriva il ghanese che di sinistro sorprende Sorrentino e porta davanti i rossoneri. Per lui, secondo (terzo se si conta il gol-non gol contro la Juventus) gol in campionato con la maglia del Milan, e menomale che ci avevano dato un pacco. Sotto di un gol, il Chievo mette la testa bassa a ci prova in tutti i modi: il campo lo tengono loro, con il Milan che riparte in contropiede e rischia di far male, incappando però in un Ibra in serata no. Il primo tempo si conclude con un Chievo all’attacco che va più volte vicino al gol, ma il muro rossonero tiene.
Nella ripresa il copione del match non cambia: Chievo che attacca, Milan che prova a pungere in contropiede. Davanti però Ibra e Robinho non azzeccano due passaggi, tant’è che Allegri al 17′ del st sostituisce uno stremato Gattuso (buona prova di contenimento per lui) per il giovane El Shaarawy, dando più velocità al reparto offensivo. I gialloblu, con il duo offensivo Pellissier-Paloschi, producono poco in zona gol, contrastati da un’inedita coppia di centrali, autori di una signora gara: Nesta e Yepes. Se nessuna delle due squadre si sbilancia troppa, la partita si gioca a centrocampo: ed è proprio qui che Muntari vince, oltre al gol, la sua partita. Davanti alla difesa martella come sa fare e smista palloni come -non- dovrebbe saper fare. Una prova d’oro la sua. Nel finale il Chievo butta dentro anche Cruzado e Luciano, ma la porta di Abbiati rimane inviolata fino al 90′.
Ed è proprio al 90′ che arriva il brivido più grande: su un pallone lanciato in area, Acerbi trova il guizzo giusto e insacca. Il Bentegodi esulta fino a quando appare Valeri con il braccio alzato. il difensore clivense era partito in fuorigioco e giustamente la rete viene annullata. Tutti negli spogliatoi, con la consapevolezza che il gioco per vincere questo campionato non è sicuramente questo, ma oggi contava solo vincere. E adesso la palla passa alla Juventus.