“Entriamo a fare un po’ di casino” dice il Boa a Cassano poi i due non ci mettono molto a mettere in pratica l’idea. Non spaccano la partita, come forse ci si aspettava, non sono dirompenti e illuminati come ai bei tempi ma contro un Genoa sul baratro della Serie B, sono sufficienti per non perdere il contatto con la Juventus. Il ghanese mette a disposizione le solite incursioni sulle fasce, il Pibe de Bari se non la corsa dello spento Faraone, la fantasia e l’intelligenza tattica. Per vincere però serve un’altra mossa del pur criticatissimo allenatore rossonero.
Fuori Antonini, dentro Maxi Lopez. Il match è quasi allo scadere, l’area diventa affollata e i rossoblu, se possibile, indietreggiano ulteriormente. Emanuelson dopo aver ricoperto, con scarsi risultati, il ruolo di trequartista prima e quello di centrocampista di sinistra poi, scala, finalmente, nel suo ruolo più congeniale: quello da terzino. E’ la chiave di volta, il Grifone ferito si fa trovare scoperto e l’olandesino tutto fare mette la palla giusta sul piede giusto. Il destro di Kevin Prince Boateng salva classifica, morale e concede, almeno, di poter continuare a sperare in un passo falso a Torino. Questa volta Allegri è solo da applausi.
This post was last modified on 26 Aprile 2012 - 07:35