Quella appena trascorsa è stata probabilmente una delle settimane più arroventate degli ultimi anni in casa rossonera, dominata dalle polemiche post Milan-Juve e conclusasi con una grandissima prova di forza dei ragazzi di Allegri, che hanno dominato e travolto il Palermo per 4-0.
Facciamo iniziare la nostra analisi proprio dalla strepitosa prestazione di sabato. Una gara che ha confermato lo straordinario periodo di forma dei rossoneri, che, con una formazione ridotta all’osso, tra infortuni e squalifiche, continuano a dare un’incredibile prova di forza. Novanta minuti di grande intensità, soprattutto nella prima parte della partita, hanno messo in risalto come gli uomini di Allegri siano intenzionati a fare sul serio in campionato. Lo si è visto dalla enorme grinta con cui l’undici guidato da Zlatan Ibrahimovic è sceso in campo. La prima azione pericolosa già dopo 30 secondi, mentre dopo 35 minuti si era già in vantaggio di tre gol. Un Milan affamato, come non lo si vedeva da tempo, per niente abbattuto dalla sfida “alterata” contro la Juventus, ma intenzionato a vincere e convincere, non lasciando agli avversari neanche le ossa. IN RIALZO.
Grandissimi protagonisti del match del “Barbera” sono stati Ibrahimovic e Thiago Silva. E non solo per i gol. Lo svedese ha messo a tacere per l’ennesima volta chi ancora osava dire che il Milan gioca meglio senza di lui, dimostrando di essere un calciatore decisamente fuori dal comune, che è sempre meglio avere in campo che non. Il difensore brasiliano, dal canto suo, ha dato ancora conferma di essere senza dubbio il centrale più forte del mondo. Una sicurezza imbarazzante, sia in fase di chiusura che di impostazione, che non lascia spazio a ulteriori commenti e che certe volte fa cadere nello sconforto gli avversari che cercano di sfidarlo. Insomma, due alieni che tutti ci invidiano e che noi cerchiamo di tenerci stretti per questa volata finale, ma anche per gli anni a venire. IN RIALZO.
Se la partita di sabato ha chiuso positivamente la settimana appena passata, c’è da dire che i sei giorni precedenti, e successivi alla sfida contro la Juventus, non sono stati molto idilliaci. Un clima di continue accuse, frecciate e sospetti che certamente non fa bene al calcio. Certo, la partita di sabato di spazio al calcio giocato ne ha lasciato davvero poco, con incredibili errori da parte della terna arbitrale che hanno indubbiamente influito sul risultato finale. Ma noi, da amanti del calcio inteso nel senso più “fisico” del termine, ci auguriamo che si ponga definitivamente fine alle polemiche, per far sì che Milan e Juventus tornino a giocarsi lo scudetto esclusivamente sul campo, come accadeva ai bei vecchi tempi. IN RIBASSO.
Ulteriore aspetto negativo, che purtroppo rappresenta una costante del campionato rossonero e, quindi, anche del nostro “Borsino”, è quello relativo alle assenze, sia per le continue squalifiche sia per un’infermeria ancora eccessivamente affollata. L’unica buona notizia, nel corso di questa settimana, è venuta da Flamini, finalmente sulla via del rientro dopo la lunga assenza in seguito all’infortunio patito ad Agosto nel Trofeo Berlusconi. Per il resto, soltanto tabula rasa. Agli assenti di lungo corso (che ammontano a dieci), se ne sono aggiunti altri, Pato in testa. Il Brasiliano ha accusato un nuovo fastidio muscolare, che rende sempre più concreti i dubbi sulla sua precaria condizione atletica. Il Papero rimarrà lontano dai campi ancora per qualche settimana. Altra assenza “nuova”, ma non troppo, è quella di Mexes, fermato per tre giornate dal giudice sportivo in seguito alla manata rifilata a Borriello. Insomma, una situazione che continua a non migliorare. IN RIBASSO.