Prezzo del cartellino importante, non c’è che dire, 20 milioni di valutazione sono tutto fuorché bruscolini. Il Milan però ha diversi assi da mettere sul piatto. La tradizione di una società che, con tutto rispetto per il Malaga, è la più titolata al mondo; l’esigenza di avere in rosa un elemento qualitativamente di spessore, in grado di ricoprire più ruoli: punta, trequartista, all’occorrenza addirittura interno di centrocampo; le prospettive tecnicamente non certo idilliache che Cazorla si trova a dover affrontare in terra andalusa, in un Malaga trasformato in un solo anno dallo sceicco Al Thani in una sorta di ‘Old Manchester City della Costa del Sol’. Van Nistelrooy, Toulalan, Julio Baptista, Maresca, Joaquin, Demichelis, Mathijsen, integrazione fin qui farraginosa, Cazorla compreso. Un’ulteriore ciliegina consiste nel fatto che il Malaga l’ha strappato a suon di milioni a quel Villareal in cui Santi era fiore all’occhiello, figlio cresciuto e coccolato fin dalle prime uscite nel vivaio, decisivo ingranaggio di una macchina perfetta in un ambiente a misura di campione.
Proprio l’ambiente che troverebbe a Milanello, ideale nido per un altro fuoriclasse nel gruppo di Allegri. Un protagonista, forse ‘Il’ protagonista, del trionfo spagnolo ad Euro 2008, alla disperata ricerca di quella felicità ora perduta. Dalla Spagna assicurano, Galliani sta cercando di ricalcolare le giuste coordinate in soccorso di Santi. E il Milan certe strade le conosce piuttosto bene.
This post was last modified on 25 Marzo 2012 - 10:17