Eppure, il quarto di semifinale più atteso di questa Champions League 2011/2012 ha avuto un protagonista indiscusso e del tutto inatteso: Luca Antonini. Criticato troppo spesso senza alcuna ragione, sottovalutato dalla maggior parte dei media e degli addetti ai lavori nonostante le buone prestazioni di cui è stato ripetutamente protagonista con la maglia rossonera, Antonini è stato in assoluto il migliore in campo nella sfida contro i marziani del Barça. Prima di Seedorf, di Boateng, di Ibrahimovic e di Nesta, per intenderci. E la sfida non era certamente delle più semplici: sulla sua fascia c’era un certo Dani Alves da contenere, non proprio uno qualunque. Eppure, Luca, tanta corsa e nient’altro come dicono, ha retto alla grande il confronto con il brasiliano, spingendo meno del solito in fase offensiva, e giocando invece una grandissima partita in fase di chiusura e contenimento.
Per dirla tutta, se il derby del mondo è finito 0-0, gran parte del merito va proprio al numero 77 rossonero: le chiusure su Sanchez prima, e Tello poi, hanno del miracoloso. Due gol fatti, praticamente, ed evitati grazie a due straordinari interventi di quel Luca tanta corsa e nient’altro. Milan-Barcellona non doveva certo essere la sua partita: si aspettavano i gol di Ibra, di Messi, le magie di Boateng-Seedorf e Xavi-Iniesta, che non sono però arrivati. Sono arrivati, invece, la grinta e la voglia di lottare di Antonini. Perché quando giochi con i colori rossoneri nel cuore, la tua voglia di vincere non può che portarti ad essere il migliore in campo. Anche contro i marziani.
This post was last modified on 29 Marzo 2012 - 00:50