Una domanda poco gradita al fuoriclasse svedese, stuzzicato fin troppo sulle presunte tensioni con Allegri dopo il ritorno contro l’Arsenal. Ibra si sposta di pessimo umore ai microfoni di Mediaset Premium, Vera Spadini però non demorde, resta nei dintorni della zona interviste, forse per cogliere da Ibra un’ulteriore ultima battuta. Zlatan non gradisce, esce per un attimo da San Siro per rientrare nel sobborgo di Rosengard dov’è cresciuto, concludendo l’intervista Mediaset con un eloquente ‘c…o guardi?!’ rivolto alla Spadini.
Cose da Ibra, episodio sul quale si potrebbe passare oltre senza creare polveroni, se non fosse che il protagonista è proprio lui. Re Zlatan, magari impulsivo, per molti difficile (soprattutto per gli avversari), ma persona seria, onesta, pronta a chiedere scusa quando sente di aver esagerato. Già nella serata di domenica le scuse telefoniche all’inviata di SkySport, episodio chiarito, tutto sistemato o quasi.
Al Milan, però, questo non basta. Le malelingue, si sa, colgono ogni occasione buona per alimentare tensioni. Occorreva quindi un’altra dimostrazione dello stile che regna sovrano dalle parti di Milanello. Ecco allora che per chiudere definitivamente l’episodio, a Vera Spadini sono state recapitate 19 rose, una per ogni gol segnato da Ibra in campionato. Gesto significativo, simbolico, romantico, per chiedere scusa di quanto accaduto sul prato del ‘Meazza’, e ricordare alla Spadini il rendimento da record del nostro fuoriclasse. Anche questo è il Milan.
This post was last modified on 14 Marzo 2012 - 15:32