Proprio quello che non ci voleva: 120 minuti intensi e poi l’eliminazione. A pochi giorni da Milan-Roma, a una settimana da Milan-Barcellona, i supplementari erano l’unica cosa da evitare. E invece, visto come si è sempre trattata la Coppa Italia, un po’ inaspettatamente, gli uomini di Allegri ci hanno messo cuore e anima. Scesi in campo per vincere non è bastato il gol dell’infinito Alex Del Piero per tagliare le gambe a una squadra che dimostra, in modo netto, di avere fame di vittorie.
A fine gara sembra quasi di aver combattuto una guerra. Thiago Silva, autore della solita prova più che positiva, zoppica su una caviglia ma non può evitare i continui passaggi dei compagni che lo cercano di continuo per impostare la manovra. Pippo Inzaghi, subentrato al 80′ al posto di uno spento El Shaarawy, ha il suo bel da fare tra problemi di stomaco e guai muscolari. Maxi Lopez, sempre più decisivo, trascina i suoi sul 2-1 poi va a farsi massaggiare il polpaccio. E ancora Seedorf al rientro da un infortunio non si perde un attimo di gara, Emanuelson al 115′ ha ancora la forza per l’ultima sgroppata mentre Mexes si inventa attaccante.
Ora raccogliamo i cocci ma non solo. Lo spirito è quello giusto, lo spirito è quello che solo le grandi squadre riescono, nei momenti difficili, a tirar fuori. Fatta eccezione per Ibra, uscito precauzionalmente per un problema alla schiena, nessuno, nonostante gli acciacchi, si è tirato indietro. Tutti eroici, tutti da lodare.
E se quella di ieri fosse stata una prova generale per tentare l’impresa con il Barcellona? Niente male come allenamento.