Dagli Stati Uniti provengono segnali incoraggianti: Alexandre Pato, volato oltreoceano lunedì assieme al preparatore Bruno Dominici per un consulto medico specifico, potrebbe rientrare a pieno regime a fine stagione, con tutti i muscoli finalmente immuni ai continui risentimenti e infortuni.
Il Papero si trova ad Atlanta, al Carrick Clinical Research Institute del professore luminare Frederick Carrick, chiropratico specializzato in neurologia. Già, perché per Pato si parla anche di problemi psicologici, che ne condizionerebbero rendimento e prestazioni muscolari. I primi test svolti ieri hanno strappato un sorriso al professor Jean Pierre Meersseman, uomo di fiducia del Milan che ha accompagnato Pato negli States per fare da supervisore della visita. Queste le sue parole: “Sono stati i primi esami, prevalentemente neurologici, ma già con esiti incoraggianti”.
Il programma di Pato prevede per oggi nuove visite, poi alle 14.30 locali pausa di 2 orette per seguire e tifare i compagni che dall’altro capo dell’Oceano saranno protagonisti di una battaglia per l’Europa contro la corazzata Barcellona. Domani ancora visite, venerdì verso sera partenza e sabato mattina rientro a Milano. Speriamo non finisca come l’ultima volta in cui Pato si è recato negli Usa: lo scorso anno infatti il brasiliano si era già fatto vedere da un luminare americano, ma la situazione da allora non è cambiata per nulla, anzi forse è addirittura peggiorata. Il pieno recupero di Alexandre è importante per tre motivi: 1) perché è un campione, e può davvero diventare un grandissimo; 2) al Milan un giocatore così tecnico e veloce serve e servirà sempre; 3) se la società vorrà venderlo, è importante venderlo “sano” per poter guadagnare importanti cifre da incanalare in seguito nel rafforzamento del Milan, magari sulle fasce.