La vittoria nei 90 minuti di Torino non è bastata e ha lasciato l’amaro in bocca visto che, complice la maldestra partita di andata, quell’1-2 allo Juventus Stadium non è bastato: a Roma, il prossimo 20 maggio, ci vanno i bianconeri. Un match preparato in modo un po’ anomalo, con troppi timori, pensieri e preoccupazioni future, ci voleva più attenzione e un approccio diverso: meno lento e più pericoloso. Ma nel secondo tempo, senza l’11 e con un Maxi Lopez brillante ed incoraggiante, il Milan è riuscito comunque a ribaltare il risultato e le redini dell’incontro, senza che nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Una supremazia, dal punto di vista dello score, che il Diavolo non ha avuto la forza e l’energia per difendere né tantomeno incrementare sino al 120esimo: non ne avevamo proprio più.
Un Inzaghi acciaccato e la solita formazione di emergenza a cui mancavano parecchie e decisive frecce per completare un arco troppo prevedibile e meno efficace del solito, ieri sera ma non solo. Perché i troppi infortuni hanno caratterizzato tutta l’annata rossonera, dall’inizio alla fine, e costretto Allegri ai salti mortali e il Milan a scendere in campo con gli uomini contati e un undici quasi obbligato. Sembra però che contro la Roma, sabato alle 18, i rossoneri potranno nuovamente disporre di alcune pedine fondamentali come quelle di Boateng, Robinho e Van Bommel su tutti. Nella pre e post Juve, infatti, Max ha fatto intendere che per i loro recuperi, anche quello di Nesta, bisognerà aspettare ancora pochi allenamenti, che potrebbero finalmente constatare il loro recupero. In vista della Roma, che senza TIM CUP risulta decisiva per il campionato, ma anche e soprattutto per Barcellona, perché noi, ricordiamolo, abbiamo la Champions League.
Notizie necessarie per tornare (quasi) al completo, per dare minuti ai rientranti e riposo agli stakanovisti. La seduta odierna di Milanello e i prossimi giorni saranno utili per avere questo tipo di riscontri: che sia la volta buona che rientrano tutti?