Gli uomini di Donadoni si schiereranno con un 3-5-2. Correranno molto e cercheranno di fare densità in mezzo al campo. Partiranno coperti. Ma, con il passare dei minuti, tenderanno ad aprirsi. Questione di tempo. Per quanto concerne la fase offensiva, si affideranno al gioco sulle fasce. Proprio dalle corsie laterali, partiranno le giocate di Giovinco, lume degli emiliani. Delle azioni provenienti dagli esterni, potrà usufruire la prima punta, chiamata inoltre a fare salire la squadra.
Possiamo batterli. Prima o dopo, il Parma terminerà la benzina. E non riuscirà più ad essere efficiente in fase difensiva. Minuto dopo minuto, la compagine emiliana diverrà sempre più perforabile. Applicando noi la cortina di ferro, non ci saranno problemi. Affinché il Tardini divenga nostro feudo, basterà che i nostri interni di centrocampo operino il raddoppio, evitando che i nostri terzini soffrano gli uno contro uno. Niente di complicato.
Bisognerà però evitare leziosismi e cali di concentrazione. Nella zona nevralgica del gioco, gli emiliani non conoscono il termine interdizione. Non incontreremo ostacoli nel prevalere nella lotta a metà campo. Assicurato.
Recuperata la palla, dovremo farla girare e approfittare dei varchi che i gialloblù ci concederanno. Qualora volessimo accelerare le operazioni, basterebbe verticalizzare per Ibrahimovic. Zlatan saprà come atterrire la difesa avversaria e creare spazi per gli inserimenti dei rifinitori. Sic et simpliciter.
Disputando un match ordinato e non abbassando la guardia, vinceremo. Se non dovessimo farcela, dovremmo recitare il mea culpa. Il destino dell’incontro sarà nelle nostre mani.
This post was last modified on 16 Marzo 2012 - 16:04